CATANIA Sant’Agata, il Kumbh Mela italiano
Febbraio
Un’esperienza unica ed irripetibile: le celebrazioni in onore della Festa di Sant’Agata, patrona della città, con la sapiente guida di Corrado che ci ha già accompagnato alla scoperta del Val di Noto.Seguiremo le fasi salienti dei festeggiamenti: tutta la città si ferma e si riversa giorno e notte per le strade di Catania dando vita ad una delle feste più importanti del mondo, in cui religione e folklore di intrecciano in modo indissolubile. Non mancheremo poi di visitare i luoghi di maggior interesse della città.
Ho scelto un hotel a 4* nel centro storico per poter seguire al meglio la festa, si consiglia di confermare le camere al più presto perché le date sono caldissime!
Lo stesso vale per i voli, ogni buon catanese, e non solo, vuol partecipare alla festa collettiva in onore della Santa!
1° giorno
Arrivo a Catania e trasferimento individuale in hotel.
Cena libera.
2° giorno
Visita del centro barocco di Catania con itinerario monumentale Piazza Duomo e visita della Cattedrale. L’animato mercato del pesce. Pausa caffè nel locale frequentato da scrittori e intellettuali in via Etnea. Si prosegue per scoprire la via dei Crociferi, per concludere con Villa Cerami che ospita la Facoltà Universitaria di Legge.
Pranzo libero. (suggerimenti su rosticcerie e bar nella zona dove poter fare un light lunch o mangiare arancini e varie).
Nel pomeriggio visita al Monastero dei Benedettini e festività di Sant’Agata.
Cena (pensare ad un ristorante dove prenotare la cena. ES: Osteria Antica Marina)
Pernottamento in hotel.
3° giorno
Si scoprirà la città nei suoi monumenti più antichi con la vista del Teatro e l’Odeon di epoca romana con la cavea in pietra lavica. Breve visita alla casa natale di Verga.
Pranzo libero. (suggerimenti su rosticcerie e bar nella zona dove poter fare un light lunch o mangiare arancini e varie).
Nel pomeriggio visita dell’Anfiteatro e dei luoghi del martirio di Santa Agata. Nel tardo pomeriggio si ci immergerà nel cuore dei festeggiamenti per la patrona.
Cena (suggerimento su ristorante cucina tipica, budget 40€)
Pernottamento in hotel.
4° giorno
5 gg (lunedì) – Siracusa, la città più importante della Magna Grecia
Di mattina visita della città più importante della Magna Grecia: Siracusa. Per circa due secoli Siracusa è stata la città più potente al mondo conociuto. Questa supremazia venne messa in discussione solo dai greci, etruschi e cartaginesi, che la città sconfisse solo fino a quando venne a sua volta soggiogata da Roma. Oggi, la città vecchia, Ortigia, e il suo grande Parco Archeologico sono tappe essenziali di qualsiasi viaggio in Sicilia.“La città costruita su un isolotto e separata dalla terraferma…è piccola, graziosa, poggiata sulla costa, con giardini e passeggiate che scendono fino agli arenili”. L’isola di Ortigia, collegata con la terraferma e la città moderna da due strade sopraelevate, è stat il centro di Siracusa per circa 2700 anni. Dopo un periodo di abbandono, questo quartiere ha visto una forte rinascita segnata da progetti di restauro e la nascita di ristorantini e locali alla moda e piccole botteghe di artigianato che hanno rivitalizzato l’intera area. Lungo la nostra passeggiata vedremo i resti del tempio di Apollo (565 a.C. Circa) il primo in stile dorico ad essere stato costruito dai greci in Sicilia. Passando da Piazza Archimede arriveremo a Piazza del Duomo con la splendida facciata del Duomo, una delle opere più importandi del barocco italiano, aggiunta dopo il terremoto del 1693 che distrusse quella normanna. Il Parco Archeologico di Siracusa fu costruito molto tempo dopo la fondazione di Ortigia e del resto della colonia. Appena entrati ci roviamo di fronte ad uno dei reperti più importanti: l’ara di Gerona II (241-217 a.C.), ampio altare sacrificale dove si immolavano fino a 350 tori al giorno. Con i suoi 200 metri di lunghezza era il più grande della Magna Grecia. Sopravvissuto in splendide condizioni è il Teatro Greco un anfiteatro sbozzato nella pietra, tra i più grandi e spettacolari del mondo antico. Iniziato nel VI sec a.C., sebbene la maggior parte della struttura risalga al III sec. a.C., fu ampliato per contenere fino a 15.000 spettatori. In quest’area sono si trova la Latomia del Paradiso la più estesa della dozzina di cave locali da cui si estraeva il calcare per la costruzione della città antica e per l’esportazioni nei vari porti del Mediterraneo. LA gigantesca caverna chiamata Orecchio di Dioniso lascia ancora intuire la dimensione delle cave, che venivano utilizzate anche come prigioni.
5° giorno
Rientro alle città di provenienza.