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MONGOLIA

Mongolia

L’IMPERO DI GENGHIS KHAN,DOVE VOLANO LE AQUILE

In viaggio con il giornalista del Touring

dal 3 al 13 giugno 2024

Un viaggio avventuroso ma confortevole in un paese spettacolare e selvaggio con tutti i pernottamenti, tranne uno, in suggestive strutture con servizi privati, e i trasferimenti via terra con moderne auto fuoristrada con 3 passeggeri per veicolo. In volo dalla capitale Ulaanbaatar, che offre interessanti musei e templi buddhisti, alla zona meridionale della Mongolia, il Deserto di Gobi, con la Valle di Yol, meglio conosciuta come “Valle delle Aquile”, e le grandi dune di Khongoriin Els, situate nel Parco Nazionale diGurvan Saikhan, dove si possono avvistare gazzelle dalla coda nera, asini selvatici, marmotte, stambecchi, pecore selvatiche e numerosi rapaci. Il suggestivo sito di Bayanzag, dove il ricercatore americano Roy Chapman Andrews scoprì i resti di interi dinosauri tra le formazioni di arenaria chiamate appunto “Rupi Fiammeggianti”. Poi verso nord, verso l’altopiano centrale, culla della civiltà mongola, per la visita delle rovine dell’antica capitaleKarakorum e la partecipazione alle cerimonie religiose del sacro monastero di Erdene Zuu. I continui incontri con i nomadi mongoli, le loro bianche ger (tende) sparse nelle praterie e le numerose mandrie di bestiame (capre, pecore, cavalli, cammelli e yak) allo stato semi-brado... Un’esperienza indimenticabile in una terra dai cieli immensi e dagli orizzonti infiniti!

Il viaggio sarà accompagnato da Marino Keller Bard e da Tino Mantarro, giornalista del Touring Club Italiano che condividerà momenti di approfondimento sulle destinazioni visitate. E’ autore del libro di viaggio sull’Asia Centrale “Nostalgistan” e coautore della Guida Verde Touring Romania – Moldavia e dei volumi esclusivi Touring “Appenini” e “Po. Viaggio nei territori del Grande Fiume”.

 

PROGRAMMA DI VIAGGIO

1° giorno – lunedì 3 giugno
Partenza dall’Italia
Partenza in tarda mattinata da Milano Malpensa /Roma Fiumicino con voli di linea via scalo intermedio. Pernottamento a bordo.
Pasti: pranzo e cena a bordo dell’aereo.

 

2° giorno – martedì 4 giugno

Arrivo in Ulaanbaatar

Il Monastero di Gandan, il Museo Nazionale di Storia e la Piazza dell’Eroe Rosso
Arrivo al mattino presto a Ulaanbaatar, espletamento delle formalità d’ingresso. accoglienza e trasferimento in città. Visita del Monastero di Gandan e dell’interessante Museo Nazionale di Storia che custodisce, tra le altre cose: pietre cervo (sculture funerarie con incisi cervi volanti), corredi di tombe di epoca unna e uigura, costumi, cappelli e gioielli rappresentativi della maggior parte dei gruppi etnici della Mongolia, armature mongole del XII secolo. Sistemazione in hotel e pranzo in ristorante locale (N.B. Le camere in hotel sono disponibili a partire dalle 13:00).

Nel pomeriggio visita della vasta Piazza Sukhbaatar che prende il nome dall’eroe della rivoluzione che proclamò l’indipendenza della Mongolia dalla Cina. Sulla piazza si affacciano diversi edifici: il Palazzo del Parlamento, decorato con le statue dei più famosi khan mongoli; il Palazzo della Cultura, che ospita la Galleria Nazionale Mongola di Arte Moderna e numerose altre istituzioni a carattere culturale; il Teatro di Stato dell’Opera e del Balletto. Pernottamento e cena in hotel.

 

3° giorno – mercoledì 5 giugno
Ulaanbaatar - volo per Dalanzadgad - la Valle di Yol - Gobi meridionale (100 km circa)

Il deserto del Gobi e la Valle delle Aquile

Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto per l’imbarco sul volo per Dalanzadgad. Arrivo a Dalanzadgad e trasferimento via terra al campo di ger che si trova nella zona denominata Gobi meridionale. Nel pomeriggio, costeggiando le montagne che delimitano il deserto di Gobi, si raggiunge la Valle di Yol, chiamata anche “Valle delle Aquile” per via della notevole quantità di rapaci che vi nidificano. Questa valle non è altro che un profondo canyon di origine vulcanica che si apre improvvisamente nella sconfinata piana del deserto; oltre alle aquile e agli avvoltoi si possono avvistare, se fortunati, pecore selvatiche, stambecchi e marmotte.

Una breve passeggiata a piedi permette di scoprire a distanza ravvicinata la fauna e l’ambiente di questo angolo selvaggio di deserto, dove incredibilmente fino a pochi anni fa nel punto più stretto del canyon si potevano osservare gli ultimi resti di un ghiacciaio. Interessante all’ingresso del parco il piccolo museo. Pernottamento, pranzo e cena in campo turistico di ger con servizi privati.

 

4° e 5° giorno - giovedì 6 e venerdì 7 giugno
Gobi meridionale - Khongoriin Els (200 km circa)

Il Parco Nazionale Gurvan Saikhan e le grandi dune del deserto del Gobi

Dopo la prima colazione partenza verso ovest in un ambiente sempre più desertico. Si fa ingresso nel Parco Nazionale Gurvan Saikhan, che significa le “tre bellezze” in riferimento ai tre crinali montuosi che caratterizzano la parte terminale dei Monti Altai. Oltre alle montagne il parco ricomprende zone desertiche con formazioni di arenaria e dune di sabbia. La scarsa vegetazione della steppa desertica (molte piante fioriscono solamente dopo forti piogge) rappresenta il sostentamento di particolari specie di animali. Si attraversa una regione davvero remota dove, se fortunati, è possibile avvistare sparuti branchi di gazzelle e kulan (gli asini selvatici dell’Asia centrale).

Si raggiungono quindi le più alte dune del Gobi (anche 100 m): le affascinanti Khongoriin Els, un ondulato e spettacolare cordone di sabbia che si estende per oltre un centinaio di chilometri. Questa è l’ambientazione ideale dove trascorrere un paio di giorni per effettuare escursioni a piedi o a dorso di cammello (opzionale) e ammirare il paesaggio dall’alto delle dune, alla cui base si trova un inaspettato ruscello. Pernottamenti in campo turistico di ger* con servizi privati.

*La ger è la tipica tenda dei nomadi della steppa dell’Asia Centrale (il termine yurta, più comune utilizzato in occidente per indicare la tenda dei nomadi, è di origine russa e non mongola). Ha la struttura in legno rivestita di feltro e il pavimento ricoperto di tappeti; alta e spaziosa assomiglia a una vera e propria abitazione, vi si sta comodamente in piedi ed è dotata di letti con materassi, lenzuola, coperte e una stufa a legna centrale.

 

6° giorno – sabato 8 giugno
Khongoriin Els - Bayanzag - Gobi meridionale (220 km circa)

Le “rupi fiammeggianti” e il ricercatore Roy Chapman Andrews che ha ispirato il personaggio cinematografico di Indiana Jones
Dopo la prima colazione partenza verso est per il famoso sito di Bayanzag che letteralmente significa “ricco di arbusti saxaul” ma comunemente noto come “rupi fiammeggianti” per il colore rosso che le formazioni di arenaria assumono al tramonto. Il luogo è famoso perché nel 1921 il ricercatore americano Roy Chapman Andrews scoprì, durante una spedizione scientifica, il più grande e più importante giacimento paleontologico al mondo di scheletri e di uova di dinosauri. Si prosegue verso sud per il campo di ger. Pernottamento in campo con servizi privati . Pernottamento al Goviin Naran Ger Camp*.

*Aperto nel 2014, il Goviin Naran Ger Camp è un campo turistico di categoria superiore posizionato a circa 50 km da Bayanzag. Offre 24 ger dotate di bagno e doccia privati, un ristorante in grado di accogliere fino a 60 persone, lavanderia.

 

7° giorno – domenica 9 giugno
Gobi meridionale - Monastero di Ongiin Khiid (200 km circa)

Gli estesi paesaggi steppici e i resti dei monasteri in rovina

Dopo la prima colazione partenza verso nord attraverso gli estesi e spettacolari paesaggi steppici che danno la sensazione di muoversi in ambienti primordiali di grande libertà. Sono frequenti gli incontri con gli ospitali pastori nomadi mongoli. Si raggiunge una suggestiva piccola area montuosa dove un’ansa del fiume Ongiin delimita i resti di due monasteri in rovina, il Barlim Khiid sulla sponda settentrionale e il Khutagt Khiid su quella meridionale.

Nel suo insieme il complesso è conosciuto con il nome di Ongiin Khiid. Grazie all’attività di un gruppo di monaci e alla devozione popolare, nel 2004 sono stati completati i lavori di costruzione di un nuovo tempio. Pernottamento in campo turistico di ger.

Pernottamento al Secret of Ongiin and Ongiin Nuuts Ger Camp*, con servizi in comune
*Nelle vicinanze del fiume Ongiin e nei pressi delle rovine del Monastero di Ongi, il campo turistico Ongiin Secret dispone di 45 ger e può ospitare fino a 100 persone. Nelle zone comuni, tutte all'interno di una struttura in muratura, ci sono il ristorante che propone piatti tradizionali e della cucina europea, un piccolo bar, i bagni, la zona docce e sauna.

 

8° giorno - lunedì 10 giugno
Monastero di Ongiin Khiid - Karakorum (300 km circa)

L’antica capitale dell’impero mongolo e il monastero di Erdene Zuu

Dopo la prima colazione partenza verso nord per Karakorum, l’antica capitale dell’impero mongolo. Karakorum, potente e splendida ai tempi di Gengis Khan, fu costruita nel XIII secolo sulle sponde del fiume Orkhon. La visita più interessante è sicuramente quella di Erdene Zuu, suggestivo monastero circondato da possenti mura interrotte da 108 bianche “suburga” (stupa), tante quanti sono i grani del rosario buddhista; all’interno delle mura vi sono un grande stupa e numerosi templi buddhisti ricchi di preziosi affreschi, statue e oggetti di culto.

I templi di Erdene Zuu si sono miracolosamente salvati dalla distruzione del periodo stalinista (quasi tutti i monasteri furono distrutti e migliaia di monaci furono uccisi o deportati). Pernottamento in campo turistico di ger con servizi privati.

Pernottamento al Secret of Silk Road Camp*
*Il campo Secret of the Silk Road si trova nei pressi di Karakorum ed è stato concepito per riflettere il design dell’antico palazzo di Uguudei Khan, la cui immagine è oggi riprodotta sulla banconota da 10.000 tugriks. Il complesso dispone di 40 ger deluxe con bagno privato e di un ristorante dall’architettura straordinaria che al 2° piano offre una terrazza all’aperto.

 

9° giorno – martedì 11 giugno

Karakorum - Bayangobi (100 km circa)

Le preghiere mattutine dei monaci, le tartarughe di pietra, il piccolo monastero nascosto

Dopo la prima colazione si torna al monastero di Erdene Zuu per assistere alle cerimonie religiose e alle preghiere mattutine dei monaci.
Visita delle vicine rovine dell’antica Karakorum dove rimangono due delle quattro tartarughe di pietra che un tempo segnavano i confini della città e fungevano da protettrici (infatti le tartarughe ancora oggi sono considerate simboli di eternità).

Partenza verso est per la località di Bayangobi. Visita del piccolo Monastero di Uvgunt in una vallata nascosta tra le formazioni granitiche tondeggianti dei monti Khogno Khan con una bella vista sulla distesa di dune di Mongol Els che curiosamente si trovano in una zona non così arida come il deserto di Gobi. Pernottamento in campo turistico di ger con servizi privati.

Pernottamento al Hoyor Zagal Camp*
*Il campo turistico Hoyor Zagal si trova vicino alla montagna Unegt Tsohio, a circa 272 km da Ulaanbaatar sulla direttrice per Karakorum. Immerso in un bel contesto ambientale, offre 40 ger, 3 ristoranti a forma di ger in cui vengono serviti sia piatti della tradizione mongola che della cucina europea, docce con acqua calda e servizi comuni (per 4 donne e 4 uomini).

 

10° giorno – mercoledì 12 giugno
Bayangobi - Parco Nazionale Hustain Nuruu - Ulaanbaatar (300 km circa)

Il cavallo di Przewalski, il progenitore del cavallo domestico

Dopo la prima colazione partenza verso est per Ulaanbaatar percorrendo la strada principale che attraversa il paese longitudinalmente. Lungo il percorso sosta per la visita del Parco Nazionale di Hustain Nuruu, in un bell’ambiente di colline selvagge dove, con un po’ di fortuna, si possono osservare i cavalli di Przewalski (dal nome dell’esploratore polacco che li scoprì), considerati i progenitori di tutti i cavalli.

Si prosegue per Ulaanbaatar con arrivo nel pomeriggio. Pernottamento in hotel.

 

11° giorno – giovedì 13 giugno

Ulaanbaatar - Italia

Al mattino presto, trasferimento all’aeroporto per l’imbarco sul volo di linea per l’Italia via scalo intermedio. Arrivo a Milano Malpensa /Roma Fiumicino nel primo pomeriggio.

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