Le vicende degli ultimi decenni sembravano avere cancellato, nell’immaginario comune di noi occidentali, il ricordo che l’Iran è l’erede dell’antica Persia e custode di una civiltà millenaria.
Con l'elezione dell'attuale presidente Hassan Rouhani nel 2013 e la conseguente distensione dei rapporti con l'Occidente, l’Iran è tornato a essere tra le mete dei viaggiatori italiani.
L'essenza della Persia è la nostra proposta di viaggio più breve, per chi ha giusto una settimana a disposizione e non vuole rinunciare a conoscere le principali attrattive di questo bellissimo Paese. Un itinerario tutto via terra che dalla capitale Teheran ci conduce a Isfahan, la città dove l'architettura islamica è al suo apice, poi a Yazd, culla dello zoroastrismo alle porte del deserto e infine a Shiraz e a Persepoli, che noi tutti conosciamo fin dai tempi della scuola, capace da sola di trasformare un pezzo di terra in un mito. I racconti dei viaggiatori che ritornano dall'Iran ci riportano esperienze e sensazioni che non avremmo mai immaginato; così non stiamo riscoprendo solo che l’Iran custodisce capolavori universali, ma anche che è abitato da un popolo gioioso, giovane e curioso che considera l’ospite sacro e gli dà il benvenuto sempre con un sorriso.
Partenza da Milano per Teheran. Arrivo in nottata, accoglienza da parte della guida locale, trasferimento e sistemazione all’Hotel Espinas 5* o similare. Pernottamento.
Prima colazione. La città di Teheran si estende su una vasta superficie a partire dal limite meridionale delle montagne dell'Elburz. Teheran conta attualmente oltre 15 milioni di abitanti ed è una vera e propria megalopoli. Divenuta capitale alla fine del XVIII secolo, ha conosciuto a partire dagli anni 50, con la crescente prosperità dovuta in gran parte allo sfruttamento del petrolio, uno sviluppo senza precedenti, marcato dalla costruzione di autostrade e di edifici di diversi piani, nonché dal flusso inarrestabile di persone provenienti dalle parti rurali del Paese. Poche sono le tracce visibili che testimoniano i due secoli di vita della città come capitale. In effetti, da due secoli a questa parte, è cresciuta all'insegna della più totale assenza di un piano architettonico: sovraffollamento costante, traffico caotico ed evidente mancanza di progetti urbanistici adeguati non possono fare a meno di colpire spiacevolmente il visitatore. Tra la zona nord e quella sud della città si nota un profondo divario sociale. Nella prima il livello economico è elevato, vi si trovano quartieri residenziali eleganti, buoni ristoranti e negozi di qualità, mentre nella seconda si denota un certo grado di povertà e di caos, anche se è proprio questa la zona dove sono collocati i principali e più spettacolari musei che costituiscono il motivo d’interesse principale della nostra breve sosta. Iniziamo dal Museo Nazionale. Si tratta senza dubbio del più bel museo del Paese, data la quantità e la qualità delle testimonianze esposte provenienti da ogni parte dell'Iran. La visita al museo costituisce un’ottima introduzione alla storia della Persia e ai tesori che avremo modo di ammirare nei giorni successivi. Nel pomeriggio visita dello splendido Museo Nazionale dei Gioielli, aperto solo poche ore dal sabato al martedì, dove possiamo osservare una delle collezioni di gioielli più importante al mondo, accumulata attraverso i secoli da tutte le dinastie persiane. Tempo a disposizione permettendo visita del Palazzo Golestan, ex-residenza dello Scià, un insieme di edifici che prende il nome dai meravigliosi giardini dal quale è circondato, infatti “Golestan” significa roseto. Pensione completa e pernottamento in hotel.
Prima colazione e partenza per Isfahan con il nostro bus, sostando lungo il percorso a Kashan per visitare una tipica casa di mercanti con volte decorate con stucchi e intarsi di specchi. Pranzo in ristorante locale.
Arrivo in serata a Isfahan e sistemazione all’Hotel Abbasi 5* o similare. A seconda dell’orario di arrivo potremo fare una passeggiata sui famosi ponti che attraversano lo Zayandé Rud. Cena e pernottamento.
L’antica capitale dello scià Abbas, a cavallo tra il XVI e XVII secolo, è la città-sogno dell'Islam, meta nei secoli di intellettuali e viaggiatori.
La storia di Isfahan può essere paragonata alla sua complessa bellezza. Non si sa di certo quando fu fondata per la prima volta, ma si sa che già nel V secolo a.C. era una città importante perché i monarchi l’avevano scelta come residenza estiva. L’attuale aspetto della città è opera del re safavide scià Abbas (1587-1629) che durante il XVI secolo ordinò la costruzione di palazzi, ponti, moschee, giardini e marciapiedi che trasformarono la città già in quell’epoca in una delle più belle d’Oriente. Gli storici raccontano che era la città più prospera e moderna del mondo (aveva quasi un milione di abitanti). Dopo il regno di scià Abbas I altri artisti, monarchi, architetti, pensatori e intellettuali lasciarono la loro impronta e contribuirono ad alla sua bellezza.
Straordinario il fasto delle molte, raffinatissime moschee, ornate di smalti e di ceramiche. L’azzurro delle maioliche si intreccia nelle preziose geometrie, la maestosità dei portali a stalattiti gareggia con la superbia dei minareti puntati contro il cielo. Tutto lo splendore dell’architettura e della decorazione islamiche si concretizza nelle forme proporzionate della Moschea del Venerdì, nella Moschea dello Scià, nel Palazzo Ali Qapu, nella residenza delle Quaranta Colonne… Ma l'incanto della città sta anche nel passeggiare nei giardini, che risentono della tradizione degli antichi "paradisi delle delizie", passeggiare sui vecchi ponti e confondersi nei meandri dell’immenso bazar: è l'atmosfera d'incanto di una città che un vecchio detto definisce “la Metà del Mondo”.
Iniziamo la visita della città dalla Meidun-e Naghsh-e Jahan. Questo enorme spazio aperto è una delle piazze più grandi del mondo e rappresenta un maestoso esempio di urbanistica. Realizzata nel 1612, intorno a essa si concentrano molti tra i più rinomati monumenti di Isfahan. Tra questi visitiamo il Palazzo di Ali Qapu dal cui balcone che si affaccia sulla piazza i re safavidi assistevano alle partite di polo. All'ultimo piano dell’edificio è possibile ammirare la splendida “sala della musica”, con i particolari soffitti traforati intagliati con le forme degli strumenti musicali.
Di fronte al Palazzo di Ali Qapu visitiamo la Moschea di Cheikh Lotfollah costruita dallo scià Abbas I nel 1602, un piccolo tempio arredato con una molteplicità di dettagli che lo trasformano in una meraviglia. Per costruirla furono necessari più di vent’anni poiché i mosaici dell’interno sono incomparabili per la loro complessità. In passato questa moschea era conosciuta come “Quella delle donne”, perché in origine un cunicolo la collegava col palazzo di Ali Qapu e permetteva alle donne della corte di assistere agli uffici religiosi senza essere osservate. Sul lato sud della piazza sorge la Moschea dello Scià (o dell’Imam), che costituisce una delle più imponenti e favolose opere architettoniche dell’Iran. La facciata è considerata una delle più belle del mondo mediorientale. Per completare il perimetro della piazza, manca il lato breve a nord, sul quale si apre l'ingresso del Bazar di Isfahan. Il Bazar si estende su di una superficie molto vasta: come la maggior parte dei bazar iraniani, anche questo è suddiviso in varie strade collegate tra loro, in ognuna delle quali si svolge una determinata attività o si vende un certo prodotto. La Moschea del Venerdì è l’espressione architettonica più importante della dominazione selgiuchide in Persia (1038-1118). Di particolare interesse è il mihrab di Uljaitu, edificato nel 1310. La costruzione presenta una complessa composizione in stucco costituita da iscrizioni tridimensionali che si fondono con intagli floreali e geometrici.
Proseguiamo verso il Palazzo Chehel Sotun, un edificio destinato ai ricevimenti, fatto costruire dallo scià Abbas II nel XVII secolo. Le sue venti colonne di legno si riflettono sulla superficie della vasca del parco. Sarebbe questa l’origine del nome con cui è comunemente conosciuto: il Palazzo delle Quaranta Colonne. Pensione completa e pernottamento in hotel.
L’ordine delle visite è puramente indicativo e potrà essere variato in loco dalla guida a seconda dell’andamento della giornata e delle esigenze del gruppo.
Lasciamo Isfahan in direzione di Yazd. Lungo il percorso sosta a Nain dove visitiamo la Moschea del Venerdì risalente al X secolo.
Sulla strada per arrivare a Yazd potremo vedere dei caravanserragli, ancora in buono stato di conservazione, a testimonianza delle antiche vie carovaniere. Situata tra il deserto salato del Kevir e il deserto sabbioso del Lut, Yazd, impastata dei diversi colori della terra, è molto affascinante per l’architettura e per la sua storia che la colloca come culla dello zoroastrismo, l’antica religione del VI secolo a.C. che conta ancor oggi un discreto numero di seguaci. La città vecchia (fahadan) è riconosciuta dall’Unesco come una delle più antiche al mondo, un vero e proprio museo a cielo aperto. Visitiamo le Torri del Silenzio, dove si inumavano i morti e il Tempio del Fuoco, dove in un braciere da 1500 anni ininterrottamente ardono ceppi di sandalo profumato. Molto bella la Moschea del Venerdì, con il portale e i minareti gemelli più alti in Iran. Durante la visita della città potremo osservare i badgirs, o torri del vento, che svettano dai tetti delle abitazioni. I badgirs sono antichi e ingegnosi sistemi di condizionamento che catturano l’aria e la incanalano in profondità prima di rilasciarla, rinfrescata, nelle varie stanze dell’abitazione. Prevediamo di completare le visite previste nella mattinata del giorno seguente, prima di partire verso Shiraz.
Pensione completa e pernottamento all’Hotel Safaieh 4* o similare.
Prima colazione e completamento delle visite previste a Yazd.
A seguire partenza per Shiraz, la città più meridionale che tocchiamo durante il nostro viaggio. Sosta a Pasargade, l’antica capitale di Ciro il Grande. I resti di Pasargade, piuttosto scarsi, rappresentano lo stadio più antico nell’evoluzione dell’architettura achemenide. Noi concentriamo la visita sul monumento senz’altro più interessante di Pasargade, ossia la solitaria tomba di Ciro il Grande. Una scalinata a sei gradoni porta alla cella centrale, ormai vuota da molti secoli. La tomba venne restaurata per la prima volta proprio dal formidabile avversario dei persiani Alessandro Magno, allo stesso tempo un grande ammiratore di Ciro.
Arrivo a Shiraz, la città dei giardini e dei poeti. Sistemazione all’Hotel Zandieh 5* o similare. Pensione completa.
Dopo la colazione partenza per l’escursione a Persepoli, la capitale dei re achemenidi, di Dario, Serse e Artaserse I. I resti maestosi della reggia del V secolo a.C., i preziosi bassorilievi, la sfilata interminabile dei popoli che portano offerte al Re dei Re, i tori androcefali, i grifoni, le tombe scolpite nella roccia sulle pareti della montagna, fanno di questa giornata uno dei momenti più emozionanti del viaggio. E’ a Persepoli che possiamo ammirare ciò che resta del periodo di massimo splendore dell’architettura achemenide. Dario I vi trasferì la capitale nel 518 a.C., ma, se Dario aveva tracciato lo schema generale degli edifici, la Persepoli che conosciamo è opera di suo figlio Serse. Mentre i primi anni del suo regno furono dedicati alla guerra e all’amministrazione, già nel 485 a.C. l’interesse del sovrano fu dedicato all’edificazione della nuova capitale. Fra gli edifici della terrazza reale di Persepoli, il più imponente è la grande “apadana” di Dario che poteva contenere 10.000 persone. La terrazza sulla quale si ergeva l’edificio è ricavata dalla viva roccia: ad essa conducono due ampie scalinate, ornate dai famosi bassorilievi con l’omaggio dei popoli dell’impero al sovrano.
Dopo la visita al celebre sito archeologico proseguiamo verso Naqhsh-e-Rostam, il luogo dove si trovano le tombe dei re achemenidi purtroppo ormai vuote. La località è celebre per i bassorilievi sasanidi. Pranzo e rientro a Shiraz, dove ci dedichiamo alla visita di questa città molto gradevole e romantica, con bei palazzi e rigogliosi giardini. Visitiamo la tomba del grande poeta lirico persiano Hafez e la moschea Nasir ol Molk, costruita in epoca Qajar. Verificheremo in loco se sarà possibile visitare Shagh e Cherak, il Mausoleo del Re della Luce, dove non sempre l’accesso è possibile ai non musulmani.
Ci ricaveremo infine del tempo per passeggiare tra le vie del Bazar Vakil. Pensione completa. Pernottamento in hotel.
Trasferimento in aeroporto e volo di rientro in Italia.
Partenza da Milano
Minimo 8 / massimo 16 partecipanti
Con Esperto Kel 12 e guida locale parlante italiano.
€ 2.450,00
Supplementi per persona
Supplemento singola: € 500,00
Tasse aeroportuali/fuel surcharge: € 276,00
Tasse aeroportuali Business Class: € 65,00
Suppl. partenza da altre città (su richiesta e soggetto a disponibilità): € 150,00
Suppl. Business Classe I: € 1.790,00
Quota di gestione pratica: € 80,00
L’itinerario è stato studiato per essere agevolmente percorso tutto via terra con il nostro pulmino privato, così da non dover essere legati a nessun volo interno e godere di maggiore libertà e autonomia di movimento. La durata di 8 giorni e 7 notti è congrua per effettuarlo nel modo che riteniamo più razionale. Qualche giornata è particolarmente intensa. Per svolgere pienamente il programma potrebbero prevedersi alcune partenze di primo mattino e anche orari insoliti dei pasti e delle sistemazioni in hotel.
I trasferimenti via terra possono comportare tempi superiori a quelli previsti, in relazione alle specifiche condizioni locali. Sebbene durante qualche giornata le distanze da percorrere siano abbastanza lunghe, avremo modo di notare che anche le giornate di trasferimento costituiscono un’occasione in più per conoscere il territorio che stiamo visitando, che offre paesaggi diversi e inaspettati. Viaggiare in Iran è sicuro e spesso e volentieri si ritorna a casa con un’immagine completamente diversa e migliore da quella a cui ci hanno abituato i telegiornali nostrani.
Gli hotel selezionati per questo itinerario sono tutti di buon livello, in assoluto tra i migliori disponibili nelle varie località. Tuttavia, anche in presenza del numero massimo di “stelle”, gli hotel potranno apparire al di sotto delle nostre aspettative, perché il servizio e la qualità offerta potrebbero non essere paragonabili con gli standard cui siamo abituati in altri Paesi. E’ doveroso rilevare che l’Iran sta attraversando un momento storico di apertura verso l’Occidente mai registrato fino ad ora. La richiesta di servizi turistici sta crescendo rapidamente, ma l’offerta è rimasta limitata e impreparata a farvi fronte, anche per la mancanza di investimenti, specie con riferimento a quelli di più elevata qualità. Per questo, pur prenotandoli con largo anticipo, e pur avendone conferma, può succedere che gli hotel, per diversi motivi che potrebbero non esserci noti tempestivamente, non garantiscano quanto indicato o assegnino camere di tipologia difforme da quanto concordato. Più in generale, è anche possibile che vengano proposti hotel diversi da quelli segnalati nel programma. In tale caso, ovviamente, Kel 12 s’impegna a offrire la migliore soluzione alternativa disponibile più rispondente a quanto previsto nel programma di viaggio.
L’Iran è un Paese di rigida osservanza sciita ed è necessario conformarsi alle leggi islamiche. In particolare le signore devono coprire sempre il capo e il collo con un foulard, e indossare capi ampi che coprano le forme e le braccia, non attillati. Suggeriamo caldamente di indossare pantaloni lunghi. Gli abiti possono essere colorati e vivaci, non è d’obbligo il nero. Tali regole dovranno essere osservate in tutti i luoghi pubblici e nelle aree comuni degli alberghi (reception, sala ristorante, ecc.). Gli uomini possono indossare camicie o T-shirt. Evitare sempre canottiera e pantaloni corti. Si raccomanda di avere sempre con sé un paio di calzini di ricambio da indossare quando si entra nei luoghi di culto. Le consuetudini locali andranno rispettate. Guide locali e accompagnatore suggeriranno gli atteggiamenti più opportuni da adottare anche nei confronti della situazione ambientale.
Oltre agli Euro per le piccole spese locali, suggeriamo, a chi fosse interessato ad acquistare un tappeto persiano, o altri oggetti di un certo valore, di portare con sé la carta di credito. I negozi di un certo livello accettano infatti le carte di credito (che normalmente non vengono accettate) facendo le transazioni via Dubai o altri Paesi.
L’Iran è un immenso altopiano, con un’altezza media di circa 1.200 metri, che gode di un clima secco e continentale. L’estate è molto calda, ma non afosa. Primavera e autunno presentano temperature miti e sono ottime stagioni per visitare il Paese.
Per questioni operative, di forza maggiore o scelte del corrispondente l’itinerario potrebbe subire variazioni pur mantenendo le località da visitare e gli hotel potrebbero essere sostituiti con strutture ricettive di pari qualità.
È necessario il visto per entrare in Iran. Si può ottenere all’arrivo in Iran o prima della partenza in Italia.
Quello che si acquisisce all’arrivo è soggetto a una preventiva autorizzazione, rilasciata in Italia dal Ministero degli Affari Esteri Iraniano che provvediamo a ottenere noi dopo l’iscrizione. Il passaporto deve avere validità di almeno 6 mesi dalla data di rientro in Italia e due pagine completamente libere. Non deve contenere visti/timbri di Israele con date inferiori a 12 mesi da quella di ingresso in Iran. Ciò potrebbe comportare la negazione del rilascio del visto.
Alla conferma del viaggio, occorre inviarci un modulo con i dati richiesti per il rilascio dell’autorizzazione ministeriale, una scansione a colori delle pagine del passaporto che contengono foto e dati, oltre a quella con l’eventuale rinnovo e la scansione di una fototessera a colori, di misura 3x4 cm, con sfondo bianco, in cui si devono vedere bene il viso, il collo e le spalle; non è necessario che le donne abbiano il capo coperto. Non è necessario farci pervenire il passaporto in originale.
Vi ricordiamo di portare con voi 3 fototessere a colori recenti (uguali) che potrebbero essere richieste all’arrivo per l’ottenimento del visto.
Il visto rilasciato all’arrivo in Iran prevede il pagamento di 80 Euro. Il suo costo può variare per decisione delle competenti autorità anche senza preavviso. Di norma, vale 15 giorni dalla data d’ingresso.
Le pratiche, all’arrivo in aeroporto sono farraginose e a volte il personale preposto non è sufficiente. Dotarsi di opportuna pazienza.
Esiste la possibilità, per chi voglia, di acquisire il visto d’ingresso autonomamente in Italia.
Per ottenere il visto turistico in Italia è necessario andare personalmente e rilasciare le proprie impronte digitali presso le Autorità Diplomatiche Iraniane in Italia, previo appuntamento. (Roma: Ambasciata, Sezione consolare, Via Nomentana 363, tel 06 86328485/6, fax 06 86215287. Milano: Consolato P.zza Diaz 6, tel 02 89658800, fax 02 72001189). Ciò si dovrà fare per proprio conto a partire da 15 giorni prima della partenza, quando si è in possesso dell’autorizzazione del Ministero degli Affari Esteri da noi fornita. Oltre al passaporto è necessario presentarsi all’appuntamento in Consolato muniti di 2 fototessere recenti su sfondo bianco (senza occhiali). In ogni caso è bene verificare personalmente con il Consolato/Ambasciata la documentazione richiesta per l’ottenimento del visto e le tempistiche di rilascio perché la procedura potrebbe cambiare.
La nostra organizzazione non si assume responsabilità nel caso d'impossibilità a partire, entrare o uscire dal paese di destinazione a causa di documenti non corretti, di smarrimento degli stessi o per rifiuto al rilascio del visto o altra documentazione da parte delle autorità governative anche all’ultimo momento.
Ricordiamo infine che è buona norma fotocopiare il passaporto, il biglietto aereo e dotarsi di altre 2/3 foto formato tessera oltre quelle già previste. Ciò può rivelarsi utile in caso di smarrimento dei documenti.
Si informa che le autorità degli Stati Uniti, a partire dal 21 gennaio 2016, hanno deciso di modificare le modalità di richiesta per il visto di ingresso negli USA, a coloro che si siano recati in alcuni stati, tra cui l’Iran, a partire dal 1 marzo 2011 in poi.
Ciascun passeggero all’atto della prenotazione sarà tenuto ad effettuare il pagamento del premio assicurativo relativo al costo individuale del viaggio, così come determinato dalla tabella premi seguente:
Costo individuale del viaggio fino a |
Premio individuale |
€ 1.000,00 |
€ 31,00 |
€ 2.000,00 |
€ 63,00 |
€ 3.000,00 |
€ 94,00 |
€ 4.000,00 |
€ 125,00 |
€ 5.000,00 |
€ 156,00 |
Oltre € 5.000,00 sull’eccedenza |
3% |
Le condizioni di polizza sono riportate sul catalogo Kel12 e riguardano sia l’assicurazione medico-bagaglio che l’assicurazione che copre dal rischio delle penali di annullamento.
Il possesso dell’assicurazione è requisito indispensabile per l’effettuazione del viaggio.
PENALI DI ANNULLAMENTO
10% della quota di partecipazione sino a 45 giorni di calendario prima della partenza;
20% della quota di partecipazione da 44 a 31 giorni di calendario prima della partenza;
30% della quota di partecipazione da 30 a 18 giorni di calendario prima della partenza;
50% della quota di partecipazione da 17 a 10 giorni di calendario prima della partenza;
75% della quota di partecipazione da 9 giorni di calendario prima della partenza fino a 3 giorni lavorativi (escluso comunque il sabato) prima della partenza;
100% della quota di partecipazione dopo tali termini.
Nessun rimborso sarà accordato a chi non si presenterà alla partenza o rinuncerà durante lo svolgimento del viaggio stesso.
Rimarrà sempre a carico del viaggiatore il costo individuale di gestione pratica, il corrispettivo di coperture assicurative ed altri servizi eventualmente già resi. La copertura assicurativa è un prerequisito alla conclusione del contratto.
Il calcolo dei giorni per l’applicazione delle penali di annullamento inizia il giorno successivo alla data di comunicazione della cancellazione e non include il giorno della partenza.