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Accompagnatore del viaggio dall'Italia: Laura Tonicello

Attraverso centinaia di secoli, in Iran, l’antica Persia, si sono succedute e fuse tra loro le civiltà più diverse, lasciando testimonianze di inestimabile valore: dalle ceramiche preistoriche alle tombe dei re a Persepoli, dai bassorilievi achemenidi ai dipinti dell’epoca Qajar; dai monumenti sasanidi alle ardite architetture islamiche. L’austera tomba di Ciro, le torri di ventilazione, Shiraz, Yazd, Nain, e il turchese delle maioliche a Isfahan.

Come una grandiosa, alta piattaforma, l’Iran unisce l’Oriente e l’Occidente nel cuore profondo dell’Asia; è la sorgente di tutto quanto ci riguarda, dei nostri popoli, della nostra cultura, religione e filosofia della nostra civiltà.

Fino alla Mesopotamia, fino all’Iraq e a Babilonia, pur nella distanza, ancora ci si ritrova: ancora si avverte forte il legame che connette il Medio Oriente al Mediterraneo e all’Occidente. Ma più oltre, in Iran, tutto cambia: il paesaggio, le genti, l’orizzonte.

L’Iran ha una funzione ambigua nella storia dei rapporti fra Oriente e Occidente; culla di ogni inizio, in certe epoche connette i due mondi, in certe altre li tiene tenacemente separati.

L’Iran è, essenzialmente, simbolicamente, una terra di incrocio, un’immensa frontiera che apre, o chiude, due mondi. A Persepoli quest’idea trova la sua forma architettonica nelle mirabili porte della reggia, così descritta da Byron: “ Le porte vantano un guizzo di autentica invenzione. Le loro proporzioni sono strette e tozze per invitare a un eterno andare e venire, mentre le nostre porte chiedono di sostare e di lasciarsi incorniciare. Come gli archi di Stonehenge, sono fatte di pietre intere, due per i lati e una per l’architrave. Ma le modanature e gli angoli sono precisi e delicati come se fossero stati tagliati da una macchina.”

Nell’epoca che va dall’ellenismo e dall’impero di Roma all’Islam, il viaggiatore in Persia ha il piacere di scoprire la tradizione artistica sasanide e poi selgiuchide. Le rovine sasanidi raramente sono belle, eppure, dotate di una forza propria notevolissima, documentano un periodo di congiunzione tra il mondo antico e il mondo moderno. E’ un’arte dura, tirannica, rozza, senza il cui tramite non si spiegano le continuità e le differenze tra basilica e moschea: invenzioni islamiche fondamentali, come la cupola e le arcate vuote, risalgono a questo periodo.

Una sorpresa sarà l’incontro con la raffinatezza dell’arte costruttiva selgiuchide che possiede l’audacia e la sfida dell’invenzione autentica, dove la decorazione è, come nella grande architettura, espressamente sacrificata al progetto e, nota Byron: “ Il risultato, nonostante le possibili imperfezioni, rappresenta il trionfo dell’idea sulle limitazioni tecniche … Viene in mente Brunelleschi.” Nell’assenza dell’ornamento e di ogni dettaglio superfluo, resta la proporzione. Una perfezione geometrica, raffinatezza unita a vigore, che svela all’europeo un nuovo mondo architettonico ispirato agli stessi principi della plastica classica, ma che quei principi reinventa in nuove forme: barlumi che permettono di percepire l’esistenza di un linguaggio estraneo al nostro, eppure così sbalorditivamente consonante rispetto alle nostre origini.

In Persia è possibile, ancora oggi come in passato, stare accanto ai monumenti senza disturbare la solitudine delle colonne e degli animali alati dei rilievi, nell’assoluto silenzio e immobilità della pianura. È possibile ripercorrere, per vivide tracce, le memorie di Ciro, di Dario, di Serse. Vedere l’Asia come la videro i Greci che al seguito di Alessandro arrivarono fin qui; abituati agli stretti orizzonti della piccola Grecia e Macedonia, non avevano occhi abbastanza grandi per contenere questi spazi e per ammirare i tesori conquistati.

È possibile, ancora, sentire il respiro dell’Occidente che si distende fino ai confini del mondo, fino all’Indo.

“L’inizio di un viaggio in Persia assomiglia a un’equazione algebrica: non si sa mai se riuscirà”: così scriveva Robert Byron nel libro che Bruce Chatwin portò con sé nella sua avventura di scrittore-viaggiatore in Oriente e che ci è servito da traccia per questa nostra breve introduzione al Paese.

Qualche anno di distanza e la collaudata esperienza nell’organizzazione ottimale degli itinerari assicurano con buon margine di sicurezza un risultato positivo a questa equazione.

Ma, proprio come nei viaggi di Byron e di Chatwin, resta la meraviglia della scoperta di un Paese superbo, unico, magico.

Un Paese dalle forti contraddizioni, ancorato al passato, ma proteso verso il futuro, giovane nell’età degli abitanti, ma antico nella cultura, che i media ci presentano come un mondo chiuso in se stesso, ma che si rivelerà di un’apertura straordinaria verso l’ospite che si spoglia di ogni pregiudizio e che desidera varcarne la soglia.

La nostra proposta di viaggio in Iran si caratterizza per l’itinerario accurato che percorriamo agevolmente in bus privato, tutto via terra, senza bisogno di utilizzare nessun volo interno.

Scegliamo di iniziare il nostro viaggio di scoperta da Shiraz risalendo via terra verso Teheran ed effettuando idealmente un viaggio in ordine cronologico dall’antico impero achemenide, fino al fiorire dell’architettura islamica di Isfahan, passando per Yazd, la culla dello zoroastrismo, e terminando nella contemporaneità di Teheran.

PROGRAMMA:
1° giorno (venerdì)
Volo da Milano per Shiraz (1.500 m slm)

Partenza da Milano per Shiraz via Istanbul. Arrivo in nottata, accoglienza da parte della guida locale, trasferimento e sistemazione all’Hotel Homa 5* o similare. Pernottamento.

2° giorno (sabato)
Shiraz, città di poeti e giardini

In tarda mattinata iniziamo le visite di Shiraz, situata a 1525 metri di altitudine. Shiraz è nota come la città dei poeti, delle rose e del vino, culla della cultura persiana. Splendidi giardini l’adornano, per la maggior parte ispirati alla classica struttura del cahârbâgh (tetragiardino).

Visiteremo la tomba del grande poeta lirico persiano Hafez, la moschea Nasir ol Molk, costruita in epoca Qajar, la Qavam House (conosciuta anche come Narenjestan House), una casa storica tradizionale con un bellissimo giardino. Verificheremo in loco se sarà possibile visitare Shagh e Cherak, il Mausoleo del Re della Luce, dove non sempre l’accesso è possibile.

Pensione completa e pernottamento in hotel.

3° giorno (domenica)
Persepoli, la capitale dei re achemenidi, e i bassorilievi sasanidi di Naqhsh-e-Rostam (100 km)

Dopo la colazione partenza per l’escursione a Persepoli, la capitale dei re achemenidi, di Dario, Serse e Artaserse I. I resti maestosi della reggia del V secolo a.C., i preziosi bassorilievi, la sfilata interminabile dei popoli che portano offerte al Re dei Re, i tori androcefali, i grifoni, le tombe scolpite nella roccia sulle pareti della montagna, fanno di questa giornata uno dei momenti più emozionanti del viaggio. E’ a Persepoli che possiamo ammirare ciò che resta del periodo di massimo splendore dell’architettura achemenide. Dario I vi trasferì la capitale nel 518 a.C., ma, se Dario aveva tracciato lo schema generale degli edifici, la Persepoli che conosciamo è opera di suo figlio Serse. Mentre i primi anni del suo regno furono dedicati alla guerra e all’amministrazione, già nel 485 a.C. l’interesse del sovrano fu dedicato all’edificazione della nuova capitale.

Fra gli edifici della terrazza reale di Persepoli, il più imponente è la grande “apadana” di Dario che poteva contenere 10.000 persone. La terrazza sulla quale si ergeva l’edificio è ricavata dalla viva roccia. L’accesso si effettua da due ampie scalinate, ornate dai famosi bassorilievi con l’omaggio dei popoli dell’impero al sovrano.

Dopo la visita al celebre sito archeologico proseguiamo verso Naqhsh-e-Rostam, il luogo dove si trovano le tombe dei re achemenidi ormai vuote. La località è celebre per i bassorilievi sasanidi: uno di questi è noto poichè testimonia la sconfitta e la cattura dell’imperatore romano Valeriano ad opera del re sasanide Shapur. Nel pomeriggio rientriamo a Shiraz, e ci dedichiamo a ulteriori visite. Ci prenderemo del tempo per passeggiare nell’affascinante labirinto del Bazar-i Vakil. Pensione completa e pernottamento in hotel.

4° giorno (lunedì)
Pasargade e la tomba di Ciro il Grande. Proseguimento verso Yazd, alle porte del deserto (450 km, 5,5 ore circa - 1.200 m slm)

Dopo la colazione partenza per Pasargade, l’antica capitale di Ciro il Grande, situata nel deserto sassoso. I resti di Pasargade, piuttosto scarsi, rappresentano lo stadio più antico nell’evoluzione dell’architettura achemenide. Il monumento senz’altro più interessante di Pasargade è la solitaria tomba di Ciro il Grande, un edificio a sei gradoni sovrastato da una cella col tetto a spioventi, dove fonti riportano che fosse custodita la bara d’oro del grande re. Benché non ci siano prove certe per l'identificazione della tomba con quella di Ciro, gli antichi storici greci riportarono che questa era la convinzione di Alessandro Magno, il quale rese omaggio al mausoleo dopo il saccheggio e la distruzione di Persepoli.

Terminata la visita proseguiamo verso Yazd. Situata tra il deserto salato del Kevir e il deserto sabbioso del Lut, Yazd, impastata dei diversi colori della terra, è molto affascinante per l’architettura e per la sua storia che la colloca come culla dello zoroastrismo, l’antica religione del VI secolo a.C. che conta ancor oggi un discreto numero di seguaci. Interessanti sono le Torri del Silenzio, il luogo in cui si inumavano i morti e il Tempio del Fuoco, dove in un braciere da 1500 anni ininterrottamente ardono ceppi di sandalo profumato. Pensione completa e pernottamento all’Hotel Safaieh 4* o similare.

5° giorno (martedì)
Yazd, la culla del culto di Zoroastro. Proseguimento verso Isfahan visitando Nain lungo il percorso (300 km, 3,5 ore circa - 1.600 m slm)

Prima colazione e visita di Yazd. Visitiamo la Moschea del Venerdì, con il portale e i minareti gemelli più alti in Iran e la cisterna d’acqua con le torri di ventilazione, i badghirs, per cui Yazd è famosa. Passeggiata a piedi attraverso il vecchio quartiere caratteristico di Fahadan.

Lasciamo Yazd per Isfahan, distante circa 300 km. Lungo il percorso sosta a Nain, famosa per i suoi tappeti e per le stoffe in lana di cammello tessute a mano da abili artigiani. Passeggiata nella parte vecchia della città con visita della Moschea del Venerdì risalente al X secolo. Sulla strada per arrivare a Isfahan potremo osservare numerosi caravanserragli, ancora in buono stato di conservazione, a testimonianza delle antiche vie carovaniere. Pensione completa. Pernottamento all’Hotel Abbasi 5* o similare.

6° giorno (mercoledì)
Isfahan, la "Metà del Mondo", città-sogno dell'Islam

L’antica capitale dello scià Abbas è la città-sogno dell'Islam, meta nei secoli di intellettuali e viaggiatori.

La storia di Isfahan può essere paragonata alla sua complessa bellezza. Non si sa di certo quando fu fondata per la prima volta, ma si sa che già nel V secolo a.C. era una città importante perché i monarchi l’avevano scelta come residenza estiva. L’attuale aspetto della città è opera del re safavide scià Abbas (1587-1629) che durante il XVI secolo ordinò la costruzione di palazzi, ponti, moschee, giardini e marciapiedi che trasformarono la città già in quell’epoca in una delle più belle d’Oriente. Gli storici raccontano che era la città più prospera e moderna del mondo (aveva quasi un milione di abitanti). Dopo il regno di scià Abbas I altri artisti, monarchi, architetti, pensatori e intellettuali lasciarono la loro impronta e contribuirono ad alla sua bellezza.

Straordinario il fasto delle molte, raffinatissime moschee, ornate di smalti e di ceramiche. L’azzurro delle maioliche si intreccia nelle preziose geometrie, la maestosità dei portali a stalattiti gareggia con la superbia dei minareti puntati contro il cielo. Tutto lo splendore dell’architettura e della decorazione islamiche si concretizza nelle forme graziosamente proporzionate della Moschea del Venerdì, nella Moschea dello Scià, nel Palazzo Ali Qapu, nella residenza delle Quaranta Colonne… Ma l'incanto della città sta anche nel passeggiare nei giardini, che risentono della tradizione degli antichi "paradisi delle delizie", passeggiare sui vecchi ponti e confondersi nei meandri dell’immenso bazar: è l'atmosfera d'incanto di una città che un vecchio detto definisce “la Metà del Mondo”.

Il cuore della città è la spettacolare Meidun-e Naghsh-e Jahan. Questo enorme spazio aperto è una delle piazze più grandi del mondo e rappresenta un interessante esempio di urbanistica. Realizzata nel 1612, intorno a essa si concentrano molti tra i più rinomati monumenti di Isfahan. Tra questi visitiamo il Palazzo di Ali Qapu dal cui balcone che si affaccia sulla piazza i re safavidi assistevano alle partite di polo. All'ultimo piano dell’edificio è possibile ammirare la splendida “sala della musica”, con i particolari soffitti traforati intagliati con le forme degli strumenti musicali.

Di fronte al Palazzo di Ali Qapu visitiamo la Moschea di Cheikh Lotfollah costruita dallo scià Abbas I nel 1602. In passato questa moschea era conosciuta come “Quella delle donne”, perché in origine un cunicolo la collegava col palazzo di Ali Qapu e permetteva alle donne della corte di assistere agli uffici religiosi senza essere osservate. Sul lato sud della piazza sorge la Moschea dello Scià (o dell’Imam), che costituisce una delle più imponenti e favolose opere architettoniche dell’Iran. I muri dell’edificio, sia quelli esterni che quelli interni sono interamente rivestiti dalle piastrelle di maiolica azzurra che sono diventate uno dei simboli di Isfahan. Commissionata dallo scià Abbas il Grande, la costruzione della moschea richiese 26 anni e fu ultimata nel 1638. Il colore delle piastrelle assume tonalità diverse a seconda delle condizioni di luce in modo che ad ogni ora del giorno questo capolavoro dell'arte islamica ci appare con un aspetto diverso. La facciata è considerata una delle più belle del mondo mediorientale. Per completare il perimetro della piazza, manca il lato breve a nord, sul quale si apre l'ingresso del Bazar di Isfahan. Il Bazar si estende su di una superficie molto vasta: come la maggior parte dei bazar iraniani, anche questo è suddiviso in varie strade collegate tra loro, in ognuna delle quali si svolge una determinata attività o si vende un certo prodotto. La Moschea del Venerdì è l’espressione architettonica più importante della dominazione selgiuchide in Persia (1038-1118). Ciò che distingue in maniera immediata la moschea è la sua integrazione con il tessuto urbano attraverso i numerosi accessi che la collegano con le attività della città, sfumando i confini tra spazi cittadini e spazi religiosi. Questo risultato è anche l'esito finale del processo costruttivo e ricostruttivo verificatosi nel tempo. Di particolare interesse è il mihrab di Uljaitu, edificato nel 1310. Si tratta di una complessa composizione in stucco costituita da iscrizioni tridimensionali che si fondono con intagli floreali e geometrici. Pensione completa. Pernottamento in hotel.

L’ordine delle visite è puramente indicativo e potrà essere variato in loco dalla guida e dal Tour Leader a seconda dell’andamento della giornata e delle esigenze del gruppo.

7° giorno (giovedì)
Continuazione delle visite di Isfahan e dei suoi gioielli architettonici

Dedichiamo anche la giornata odierna all’approfondimento di Isfahan.

Partiamo dai famosi ponti che attraversano lo Zayandé Rud. Il Sio-se-Pol, ponte delle 33 arcate dalla struttura armoniosa, costruito nel 1602, è quello più conosciuto. Ci inoltriamo poi nel quartiere armeno con le sue numerose chiese tra cui la Cattedrale di Vank. Proseguiamo verso il Palazzo Chehel Sotun, un edificio destinato ai ricevimenti, fatto costruire dallo scià Abbas II nel XVII secolo. Le sue venti colonne di legno si riflettono sulla superficie della vasca del parco. Sarebbe questa l’origine del nome con cui è comunemente conosciuto: il Palazzo delle Quaranta Colonne. Pensione completa e pernottamento in hotel.

8° giorno (venerdì)
Partenza per Teheran. Lungo il percorso sosta a Kashan e a Qom (450 km, 4,5 ore circa - 1.190 m slm)

Prima colazione. Partenza per Teheran con il nostro bus sostando lungo il percorso a Kashan, città conosciuta per i suoi tappeti, la seta, il rame e l’acqua di rose, ma soprattutto per le piastrelle di ceramica smaltata (kashi) diffuse a partire dal XII sec. Qui visitiamo uno storico giardino persiano racchiuso da mura, Bagh-i Fin, appartenuto ai regnanti Zand e Qajar, e una delle belle case tradizionali, oggi restaurate, un tempo dimora di mercanti di ceramiche e tappeti, che ben rendono l’idea della prosperità dei commerci dell’epoca. Proseguiamo quindi in direzione di Teheran, con sosta a Qom lungo il percorso. Qom, città santa seconda solo a Mashhad e cuore della Rivoluzione Islamica del 1979, tuttora può essere considerata, non a torto, come uno dei luoghi più conservatori del Paese.

Vi sorge lo splendido santuario di Hazrat-e Masumeh, mausoleo di Fatemeh, sorella dell'ottavo imam sciita, l'Imam Reza. Lo volle lo scià Abbas I, per dare agli sciiti iraniani un luogo di culto degno di Karbala, ora in terra irachena, allora in mano agli ottomani. E gli scià qajari vollero arricchire ancora il mausoleo di Qom, coprendone la grande cupola di migliaia di piastrelle dorate. Il venerdì la città e il santuario pullulano di vita perché meta dei numerosi fedeli pellegrini che vi si recano per la preghiera. Normalmente è possibile accedere al cortile della moschea accompagnati da un imam. Le donne si devono coprire con un chador che viene dato all’ingresso. (In occasioni di festività particolari potrebbe essere negato l’accesso al cortile, vale comunque la pena di fare una sosta nella città che è sulla strada in direzione della capitale). Riprendiamo quindi il nostro bus fino a Teheran dove si giunge in serata.

Pensione completa e pernottamento all’Hotel Espinas 5* o similare.

9° giorno (sabato)
I musei di Teheran

Prima colazione. La città di Teheran si estende su una vasta superficie a partire dal limite meridionale delle montagne dell'Elburz. Teheran conta attualmente oltre 15 milioni di abitanti ed è una vera e propria megalopoli. Divenuta capitale alla fine del XVIII secolo, ha conosciuto a partire dagli anni 50, con la crescente prosperità dovuta in gran parte allo sfruttamento del petrolio, uno sviluppo senza precedenti, marcato dalla costruzione di autostrade e di edifici di diversi piani, nonché dal flusso inarrestabile di persone provenienti dalle parti rurali del Paese. Poche sono le tracce visibili che testimoniano i due secoli di vita della città come capitale. In effetti, da due secoli a questa parte, è cresciuta all'insegna della più totale assenza di un piano architettonico: sovraffollamento costante, traffico caotico ed evidente mancanza di progetti urbanistici adeguati non possono fare a meno di colpire spiacevolmente il visitatore.

Tra la zona nord e quella sud della città si nota un profondo divario sociale. Nella prima il livello economico è elevato, vi si trovano quartieri residenziali eleganti, buoni ristoranti e negozi di qualità, mentre nella seconda si denota un certo grado di povertà e di caos, anche se è proprio questa la zona dove sono collocati i principali e più spettacolari musei che costituiscono il motivo d’interesse principale della nostra breve sosta.

Il Museo Archeologico dell'Iran si trova in Kheyabun-e Shahid Yarjani. Si tratta senza dubbio del più bel museo del Paese, data la quantità e la qualità delle testimonianze esposte provenienti da ogni parte dell'Iran. La visita al museo costituisce un ottimo compendio alla storia della Persia e ai tesori che abbiamo avuto modo di ammirare nei giorni precedenti. Visitiamo lo splendido Museo Nazionale dei Gioielli dove possiamo osservare una delle collezioni di gioielli più importante al mondo, accumulata attraverso i secoli da tutte le dinastie persiane. Visitiamo infine il Palazzo Golestan, l’ex residenza dello Scià, poi sede del governo della famiglia Qajar, salita al potere nel 1779. L’edificio, cinto da mura, è il monumento più antico della città ed è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2013. Al suo interno ospita il Museo Etnologico detto anche Palazzo Bianco, dove è raccontata la quotidianità dei persiani attraverso abiti e oggetti d’uso comune, e il Museo di Pittura Qajar Negar Khaneh. Lo stile architettonico è affascinante, rappresentativo delle antiche tradizioni locali, ma anche dell’influsso occidentale moderno. Pensione completa e pernottamento in hotel.

10° giorno (domenica)
Volo di rientro in Italia

A seconda dell’orario del volo, trasferimento in aeroporto e volo di rientro in Italia via Istanbul.

BENE A SAPERSI
  • Gli hotel selezionati per questo itinerario sono tutti di buon livello, tra i migliori disponibili nelle varie località. Tuttavia anche in presenza delle “stelle”, gli hotel ci potranno apparire al di sotto delle nostre aspettative, in quanto il servizio e la qualità offerta non sono paragonabili con gli standard occidentali.

  • L’Iran si è da poco aperto al turismo occidentale e non è preparato a ricevere grandi flussi di visitatori. Non devono stupire carenza di organizzazione e infrastrutture, che sono tuttavia compensati dalla buona volontà del personale locale a rendere il nostro soggiorno piacevole.

  • L’Iran è un Paese di rigida osservanza sciita per cui è necessario conformarsi alle leggi islamiche. In particolare le signore devono coprire sempre il capo e il collo con un foulard, e indossare capi ampi che coprano le forme, non attillati. Si consigliano i pantaloni lunghi. Gli abiti possono essere colorati e vivaci, non è d’obbligo il nero. Tali regole dovranno essere osservate nei locali comuni degli alberghi (reception, sala ristorante, ecc.) e in strada. Gli uomini possono indossare camicie o T-shirt, evitare sempre canottiera e pantaloni corti.

  • L’ottenimento del visto d’ingresso è soggetto a un'autorizzazione del Ministero degli Affari Esteri Iraniano che si ottiene acquistando i servizi presso la nostra agenzia. Il passaporto deve avere validità minima di almeno 6 mesi dalla data di rientro in Italia e due pagine completamente libere. Non devono esserci visti o timbri di Israele che potrebbero comportare la negazione del rilascio del visto. In questo caso consigliamo il rinnovo del passaporto. Il visto si ottiene all’arrivo in Iran e di norma viene rilasciato per 15 giorni di validità dalla data d’ingresso. Segnaliamo che il rilascio del visto in aeroporto all’arrivo richiede tempo perché le formalità sono piuttosto lunghe e burocratiche e spesso il personale preposto non è sufficiente, pertanto è bene dotarsi di pazienza e sapere che ci possono volere anche 1 o 2 ore per espletare le formalità e uscire dall’aeroporto.

  • L’ordine delle visite ed escursioni può essere soggetto a variazioni in loco da parte della guida e dell’accompagnatore per diversi motivi di opportunità contingenti, senza compromettere l’integrità del viaggio.
  • Per le mance si suggerisce un importo di circa 70 Euro a persona (per un gruppo di 10 persone) da dare all’accompagnatore Kel 12 che provvederà a distribuirle a guida, autisti e personale di servizio.

Quota Individuale di partecipazione da Milano

Con accompagnatore dall'Italia e guida locale parlante italiano:
Minimo 10 partecipanti > € 2.850,00
Massimo 16 partecipanti

Supplementi per persona

Supplemento singola > € 470,00

Tasse aeroportuali e fuel surcharge > € 220,00

Alta stagione voli 19/03/2016 - 01/05/2016 30/07/2016 - 28/08/2016

€ 150,00

Suppl. partenza da altre città (su richiesta e soggetto a disponibilità) > € 150,00

Suppl. Business > € 1.020,00

Quota di gestione pratica > € 80,00

Ciascun passeggero all’atto della prenotazione sarà tenuto ad effettuare il pagamento del premio assicurativo relativo al costo individuale del viaggio, cosi come determinato dalla tabella premi seguente:

Costo individuale del viaggio fino a Premio individuale
€ 1.000,00 € 31,00
€ 2.000,00 € 63,00
€ 3.000,00 € 94,00
€ 4.000,00 € 125,00
€ 5.000,00 € 156,00
Oltre € 5.000,00 sull’eccedenza 3%

Le condizioni di polizza sono riportate sul catalogo Kel12 e riguardano sia l’assicurazione medico-bagaglio che l’assicurazione che copre dal rischio delle penali di annullamento.

Il possesso dell’assicurazione è requisito indispensabile per l’effettuazione del viaggio.

PENALI DI ANNULLAMENTO

  • 10% della quota di partecipazione sino a 45 giorni di calendario prima della partenza;

  • 20% della quota di partecipazione da 44 a 31 giorni di calendario prima della partenza;

  • 30% della quota di partecipazione da 30 a 18 giorni di calendario prima della partenza;

  • 50% della quota di partecipazione da 17 a 10 giorni di calendario prima della partenza;

  • 75% della quota di partecipazione da 9 giorni di calendario prima della partenza fino a 3 giorni lavorativi (escluso comunque il sabato) prima della partenza;

  • 100% della quota di partecipazione dopo tali termini.

Nessun rimborso sarà accordato a chi non si presenterà alla partenza o rinuncerà durante lo svolgimento del viaggio stesso.

Rimarrà sempre a carico del viaggiatore il costo individuale di gestione pratica, il corrispettivo di coperture assicurative ed altri servizi eventualmente già resi. La copertura assicurativa è un prerequisito alla conclusione del contratto.

Il calcolo dei giorni per l’applicazione delle penali di annullamento inizia il giorno successivo alla data di comunicazione della cancellazione e non include il giorno della partenza.

VISTO D’INGRESSO E PASSAPORTO

E’ necessario il visto per entrare in Iran. Si può ottenere all’arrivo in Iran o prima della partenza in Italia.

Quello che si acquisisce all’arrivo è soggetto a una preventiva autorizzazione, rilasciata in Italia dal Ministero degli Affari Esteri Iraniano che provvediamo a ottenere noi dopo l’iscrizione. Il passaporto deve avere validità di almeno 6 mesi dalla data di rientro in Italia e due pagine completamente libere. Non deve contenere visti/timbri di Israele. Ciò potrebbe comportare la negazione del rilascio del visto, pertanto si consiglia di procedere al rinnovo del passaporto.

Alla conferma del viaggio, occorre inviarci un modulo con i dati richiesti per il rilascio dell’autorizzazione ministeriale e una scansione a colori delle pagine del passaporto che contengono foto e dati, oltre a quella con l’eventuale rinnovo.

Non è necessario farci pervenire il passaporto in originale.

Vi ricordiamo di portare con voi 3 fototessere a colori recenti (uguali) che potrebbero essere richieste all’arrivo per l’ottenimento del visto.

Il visto rilasciato all’arrivo in Iran prevede il pagamento in loco di circa 60 Euro. Il suo costo può variare per decisione delle competenti autorità anche senza preavviso. Di norma, vale 15 giorni dalla data d’ingresso.

Le pratiche, all’arrivo in aeroporto, possono richiedere anche una o due ore, perché sono farraginose e a volte il personale preposto non è sufficiente. Dotarsi di opportuna pazienza.

Esiste la possibilità di acquisire il visto d’ingresso autonomamente in Italia.

Per ottenere il visto turistico in Italia è necessario andare personalmente e rilasciare le proprie impronte digitali presso le Autorità Diplomatiche Iraniane in Italia, previo appuntamento. (Roma: Ambasciata, Sezione consolare, Via Nomentana 363, tel 06 86328485/6, fax 06 86215287. Milano: Consolato P.zza Diaz 6, tel 02 89658800, fax 02 72001189). E’ bene verificare personalmente con il Consolato/Ambasciata la documentazione richiesta per l’ottenimento del visto e le tempistiche di rilascio, nel momento in cui si prende appuntamento.

La nostra organizzazione non si assume responsabilità nel caso d'impossibilità a partire, entrare o uscire dal paese di destinazione a causa di documenti non corretti, di smarrimento degli stessi o per rifiuto al rilascio del visto o altra documentazione da parte delle autorità governative anche all’ultimo momento.

Ricordiamo infine che è buona norma fotocopiare il passaporto, il biglietto aereo e dotarsi di altre 2/3 foto formato tessera oltre quelle già previste. Ciò può rivelarsi utile in caso di smarrimento dei documenti.

Si informa che le autorità degli Stati Uniti, a partire dal 21 gennaio 2016, hanno deciso di modificare le modalità di richiesta per il visto di ingresso negli USA, a coloro che si siano recati in alcuni stati, tra cui l’Iran, dal 1 marzo 2011 in poi.

IMPORTANTE

È utile sottolineare che l’Iran sta attraversando un momento storico di apertura verso l’Occidente mai registrato fino ad ora, che ha visto la domanda di turismo crescere rapidamente, mentre l’offerta è rimasta limitata e impreparata ad accogliere un numero di turisti così ampio.

Sebbene prenotiamo le strutture con anticipo, può succedere che gli hotel (la maggior parte dei quali sono statali) per diversi motivi non garantiscano le prenotazioni. Quando ciò succede, Kel 12 s’impegna a offrire la migliore soluzione alternativa disponibile.

Riteniamo che la bellezza del Paese e l’importanza delle testimonianze storiche che offre, siano il motivo principale che inducono a visitarlo, anche a fronte di qualche disagio che si può presentare. Cortesia e disponibilità dei locali compensano generalmente la poca capacità di organizzazione e precisione.

Ricordiamo che viaggiamo in un Paese che solo recentemente si è aperto al turismo internazionale e che da anni non investe in questo settore.

Per questioni operative, di forza maggiore o scelte del corrispondente l’itinerario potrebbe subire variazioni, pur mantenendo le località da visitare e gli hotel potrebbero essere sostituiti con strutture ricettive di pari qualità.

LA QUOTA COMPRENDE:
  • Voli di linea a/r da Milano in classe turistica con Turkish Airlines

  • Trasferimenti da/per gli aeroporti in Iran

  • Trasporti interni con minibus o bus con aria condizionata a seconda del numero di partecipanti

  • Sistemazione in camera doppia in hotel 4/5*

  • Trattamento di pensione completa

  • Acqua a disposizione in pullman

  • Visite, escursioni e ingressi come da programma di viaggio dettagliato

  • Guida locale parlante italiano

  • Assistenza per l’ottenimento del numero di autorizzazione per il rilascio del visto d’ingresso all’arrivo in Iran

  • Esperto accompagnatore Kel 12 al raggiungimento del numero minimo di partecipanti previsto

LA QUOTA NON COMPRENDE:
  • Visto d’ d’ingresso in Iran (il visto d’ingresso si ottiene in aeroporto all’arrivo in Iran previo ottenimento del numero di autorizzazione ministeriale che vi sarà inviato con i documenti di viaggio. Il visto costa circa 50 Euro. Questo è un aspetto che può variare anche senza preavviso, ci scusiamo se ciò dovesse accadere)

  • Eventuali tasse d’imbarco estere in uscita dal Paese

  • Tasse aeroportuali e fuel surcharge

  • Spese extra personali in genere e tutto quanto non espressamente indicato nel programma e al paragrafo “La quota comprende”

  • Mance