9-19 febbraio 2013
Itinerario in 11 giorni con Marino Keller
La grande festivita del Kumba Mela si sta avvicinando. A intervalli regolari stabiliti da tempi immemorabili dagli astrologi, si celebra nell’India settentrionale il più affollato raduno religioso dell’umanita , il Maha Kumbh Mela.
Milioni di pellegrini si riversano ad Allahabab per immergersi dove confluiscono le acque
dei fiumi Gange Yamuna e Saraswati. Il programma di 11 giorni potrà poi essere
prolungato con estensioni a secondo degli interessi dei partecipanti. Io ci saro !!!! E voi ?
>> guarda il documentario del Kumbh Mela (1960) di Bimal Roy
1° giorno
Italia–Delhi
Partenza dall’Italia. Arrivo a Delhi al mattino seguente, notte in volo.
2° giorno
Delhi-Khajuraho
Arrivo a Delhi al mattino e sistemazione in hotel (camere immediatamente disponibili). La capitale dell’India è una metropoli affascinante con le sue complessità e le contraddizioni, la sua bellezza e il suo dinamismo, dove passato e presente coesistono. Delhi è traffico costante fatto di auto, rikshaws, carretti trainati da animali, da uomini, perfino cammelli, elefanti, è inquinamento a mille, è sovraffollamento, è India. Molte dinastie hanno governato da qui e la città è arricchita dalla architettura di molti monumenti storici. Delhi non è solo una metropoli dell’India dei giorni nostri, ma è anche una estesa necropoli: situata favorevolmente sulle rive del fiume Yamouna, è stata testimone dell’ascesa e della rovina di molte città che si sono succedute durante i cinquemila anni della sua esistenza. In serata partenza a bordo di un treno notturno per Khajuraho (sleepers coaches con aria condizionata). Notte a bordo.
3° giorno
Khajuraho
Arrivo a Khajurao al mattino. Sosta in hotel per il breakfast e partenza per la visita dei celebri complessi templari. Khajuraho nacque nel 900 d. C., ad opera dei Re Chandela. I templi sono di una spettacolare eccellenza architettonica. Erano ben 85 edifici, estremamente rappresentativi dell’elevato livello culturale raggiunto a quell’epoca, a rappresentare la spiritualità, l’amore, la musica, la danza, la caccia, le feste. Oggi restano 22 templi. Le sculture che raffigurano scene erotiche a cui si deve maggiormente la fama del sito costituiscono soltanto una parte della ricchezza di un luogo unico come questo. Tutti i templi presentano delle caratteristiche architettoniche comuni: si ergono su massicce piattaforme, presentano numerose spire che salgono al cielo a rappresentare le aspirazioni umane al raggiungimento di obiettivi spirituali. Visita dei templi del gruppo occidentale. Sistemazione in hotel.
4°, 5° e 6° giorno
Khajuraho-Jagdishpur, in barca sullo Yamouna-Allahbad e il Maha Kumbh Mela
Partenza per Jagdishpur, villaggio lungo le rive del fiume Yamouna e pernottamento in campo tendato (allestito ad hoc dalla nostra organizzazione, composto da ampie tende “a casetta” con letti, lenzuola, coperte). L’indomani si parte per due giorni in barca sul fiume: un’esperienza unica! Le barche a remi solcano le placide acque, l’atmosfera è rilassata, lungo il percorso visiteremo villaggi e piccoli templi. È l’India rurale, qualcuno la definisce India minore, è l’India autentica, lontana dalle rotte turistiche più battute. Il 5° giorno sistemazione in campo tendato a Tarapur; nel primo pomeriggio del 6° giorno si raggiunge Allahbad, per un primo bagno di folla nella moltitudine di pellegrini che affollano le rive alla confluenza dello Yamouna e del Gange. Sistemazione in hotel o campo tendato.
7° giorno
Allahbad e il Maha Kumbh Mela: Basant Panchami Snan
Ogni quattro anni il Kumbh Mela costituisce l’evento principale all’interno del calendario delle festività Hindu: milioni di pellegrini provenienti dai quattro angoli del Continente India si radunano in occasione del rituale bagno collettivo nel Gange; tale evento, ogni dodici anni, ha un’importanza ancora maggiore, acquista il nome di Maha Kumbh Mela, e si tiene ad Allahbad. È un raduno senza uguali al mondo, una folla infinita si raccoglie sulle sponde là dove lo Yamouna incontra il Gange: pellegrini, sadhu, contadini pregano, mangiano, dormono, vivono in attesa dei giorni predestinati per le abluzioni. È uno spettacolo indescrivibile, da togliere il fiato. Un’esperienza che bisogna vivere, non ci sono parole per raccontarla. Si tratta del più grande raduno dell’umanità, si parla di decine di milioni di persone. È difficile stabilire l’origine del Kumbh Mela, riconducibili ai testi vedici: si racconta che demoni e dei, in continuo conflitto, strinsero un’alleanza temporanea per ottenere l’”amitra”, il nettare dell’immortalità, dall’Oceano Latteo. Ma quando il “kumbh” (la ciotola, il recipiente) dell’”amitra” apparve, i demoni l’afferrarono e si diedero alla fuga, inseguiti dagli dei. Per dodici giorni e dodici notti (equivalenti a dodici anni umani) demoni e dei lottarono per il possesso della ciotola d’amitra. Durante la contesa, goccie di amitra caddero in quattro località: Prayag (cioè Allahbad), Haridwar, Ujjain e Nasik; queste sono le località che ospitano il Kumbh Mela. Oggi, 15 febbraio, è il Basant Panchami Snan, uno delle giornate dedicate alla puja, bagno rituale nelle acque sacre della madre Ganga. Il Maha Kumbh è un’esperienza forte, uno shock culturale, che ci mette di fronte all’altro, al diverso da noi. Sistemazione in hotel o in campo tendato.
8° e 9° giorno
Allahbad-Varanasi
Al mattino ultima immersione nella variegata umanità che si raduna per il pellegrinaggio. Nel pomeriggio partenza per Varanasi, la città vivente più antica dell’India e forse del mondo, quint’essenza della spiritualità indiana. È la città di Shiva, dio della distruzione su cui poggia la rinascita, il luogo da cui tutto ha origine e dove tutto ritorna. Varanasi è la culla della religione più antica del mondo, è l’hinduismo stesso. È fede profonda, misticismo, ascesi, è il luogo dove il ciclo della vita e della morte giunge a compimento. È una folla costante di pellegrini che qui giungono da ogni angolo dell’India per la puja, è il luogo dove ogni hindu sogna di morire per saltare il ciclo delle reincarnazioni e giungere alla pace eterna. Sui suoi ghats è un continuo susseguirsi di cerimonie officiate da sacerdoti brahmini con gesti antichi, le pire della cremazione ardono giorno e notte. Varanasi è sporco, è miseria, è il più assurdo contrasto, è un inimmaginabile connubio di sacro e profano perché qui tutto è sacro, è un calcio nello stomaco. Qui nulla è celato, tutto si mostra a nudo nella sua aberrante semplicità, vita e morte, ricchezza e povertà. La maggior parte dei turisti la visita fugacemente col naso tappato, per portare a casa una foto dei burning ghats e dei pellegrini al bagno. Molti viaggiatori vi sostano per settimane, per mesi. Bisogna perdersi nei suoi vicoli che trasudano storia, indugiare a lungo sui ghats a osservare la vita, bisogna esserci, bisogna immergersi in essa e lasciare che entri in noi. Durante la nostra permanenza in città si assisterà alla cerimonia serale dell’aarthi lungo i ghats, si navigherà sul fiume all’alba per raggiungere i burning ghats e da qui Sarnath, il luogo dove il Buddha tenne il suo primo sermone e visiteremo i templi principali. Sistemazione in hotel.
10° giorno
Varanasi-Delhi
Al mattino c’è ancora tempo per una passeggiata lungo i ghats di Varanasi. Più tardi transfer in aeroporto e imbarco sul volo diretto a Delhi, sistemazione in hotel.
11° giorno
Delhi-Italia
Partenza per l’Italia al mattino presto, arrivo nel pomeriggio.
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Prezzo per persona in doppia – partenza da Milano/Roma – minimo 10 partecipanti: € 3.500,00
La quota comprende:
• I voli A/R in classe Economy
• Treno come da programma
• Trasferimenti con veicolo privato
• Sistemazione in hotels campi tendati, come da programma
• Trattamento di pensione completa
• Tutte le visite citate e le entrate ai relativi siti/musei
La quota NON comprende:
• Il visto d’ingresso (€ 90,00)
• L’iscrizione e l’assicurazione medico/bagaglio (€ 70,00)
• Le tasse aeroportuali, security tax & fuel surcharge (circa € 350,00)
• Bevande, mance, extra di natura personale, quanto non espressamente citato
• Assicurazione annullamento facoltativa (gratuita per chi si iscrive entro il 30-9-12)
Quota di partecipazione al viaggio
Premio assicurativo
Fino a € 1500,00 > € 35,00
Fino a € 2000,00 > € 50,00
Fino a € 2500,00 > € 60,00
Fino a € 3000,00 > € 70,00
Fino a € 4000,00 > € 90,00
Fino a € 8000,00 > € 120,00
NOTE:
Clima: Le temperature e le precipitazioni in India variano da regione a regione. Esistono comunque tre stagioni climatiche principali: la stagione calda (da marzo a maggio), quella umida – monsone - (da giugno a settembre-ottobre) ed infine quella fresca (da novembre fino a marzo). Nell’inverno, non piovoso, le temperature possono essere rigide nel Nord e nella regione pre-himalayana e himalayana. A New Dehli esse oscillano tra i 6 ° ed i 21°. In estate, si registrano temperature elevate in tutto il Paese – ed in particolare in tutte le regioni del Nord- con punte anche ben superiori ai 40°. Durante il monsone le temperature si mantengono elevate (superiori ai 30°), accompagnate da elevati livelli di umidità.
Passaporti, visti e vaccinazioni: Necessario il passaporto, valido per sei mesi dopo la partenza e con almeno due pagine contigue libere. Richiesto il visto turistico, del cui ottenimento può occuparsi l’organizzazione. Per il rilascio è necessario presentare il passaporto corredato da due foto tessera a colori. Ogni viaggiatore deve controllare personalmente la validità del proprio passaporto e della marca da bollo. L’organizzazione non ha alcuna responsabilità nel caso di impossibilità a partire o ad entrare nel paese di destinazione a causa di documenti non idonei. Nessuna vaccinazione è obbligatoria. Si consiglia la profilassi antimalarica e antitetanica per le zone del Sud.
Valuta: in India è in corso la Rupia Indiana (INR). 1 Euro = INR 65 (cambio del 12-2-12). Gli Euro sono convertibili nelle banche e negli uffici di cambio.
Acquisti: In India la varietà della produzione artigianale è ricchissima e la regola principale quando si compra qualcosa è contrattare instancabilmente. Nei mercati delle grandi metropoli o nelle piccole botteghe artigianali ancora legate a tecniche di lavorazione d’altri tempi si possono acquistare ottime stoffe di cotone o di seta, tessuti di lana pregiata kashmir, tappeti del kashmir che riprendono ed arricchiscono motivi persiani, sculture e mobili di legno, oggetti intarsiati nel marmo, gioielli d’oro e d’argento, pietre preziose e semipreziose, ceramiche dipinte a mano e vasellame in ottone e rame, oggetti sacri buddisti ed induisti, profumi, incensi, essenze e spezie…e da non dimenticare il tè nero indiano.
Foto e video: È vietato fotografare nei musei, mentre nei templi e nei monumenti bisogna pagare un biglietto per la macchina fotografica ed uno per la videocamera. In alcuni siti archeologici non è possibile scattare fotografie con il cavalletto se non con un regolare permesso difficilmente ottenibile. Gli indiani amano farsi fotografare ma è buona regola usare discrezione e chiedere il permesso. Non si possono fotografare i macellai. Si raccomanda di fornirsi di rullini e pile di ricambio prima della partenza.
Trasporto: veicoli 2x4 con aria condizionata
Personale: autisti, guide esperte del sito in ogni località.
Bagaglio e aeroporti: Consigliamo sacche morbide e uno zainetto da tenere a portata di mano per le necessità giornaliere. Su tutti i voli interni in India è vietato trasportare in cabina i seguenti articoli: accendini/fiammiferi, articoli da toilette (creme, dentifricio, lozioni, fluidi, liquido per lenti a contatto, gel per capelli, schiuma/gel da barba, …), batterie di ricambio non agganciate agli apparecchi elettronici, chewing gum. Inoltre, secondo un regolamento emanato dal CISF, Airport Security of India l’anno scorso, è consentito il trasporto a bordo di un solo bagaglio a mano per voli in partenza da tutti gli aeroporti indiani. Qualsiasi articolo o collo, compresi i computer, saranno contati come un collo e pertanto i passeggeri in possesso di un computer portatile dovranno inserirlo all’interno del bagaglio a mano o spedire il bagaglio come bagaglio registrato.
Costi non inclusi: pasti non indicati, bevande, mance di ogni genere, tasse d’imbarco, spese extra e personali.
Assicurazione: Leggere attentamente il contratto d’assicurazione AMI ASSISTANCE. Si raccomanda di denunciare immediatamente problemi inerenti la salute o il bagaglio. Solo la tempestiva segnalazione garantisce il corretto iter di una eventuale pratica di rimborso.
Imprevisti: si ricorda che le compagnie aeree possono variare a loro discrezione orari ed itinerari aerei. Cause di forza maggiore come scioperi, calamità naturali, condizioni atmosferiche avverse, sommosse, atti di terrorismo e simili non sono imputabili all’organizzazione. I servizi che non saranno utilizzati per tali cause non potranno essere rimborsati, così come le eventuali spese supplementari che il viaggiatore dovesse sostenere.
Consigli pratici: Farmaci semplici, penne, quaderni, giocattoli ed abiti sono sempre ben accetti dalla popolazione. Vi preghiamo di distribuire eventuali doni tramite la vostra guida, che saprà a chi affidarli (dispensari, scuole, orfanotrofi).
Mance: Non sono obbligatorie, ma una mancia (o la prospettiva di una mancia) migliora sempre la qualità del servizio. Tutti siamo soliti lasciare una mancia al personale alberghiero alla fine del soggiorno, tuttavia abbiamo notato che una mancia iniziale allo staff dell’hotel renderà il servizio più puntuale e solerte e il nostro soggiorno oggetto di maggiori attenzioni. Autisti e guide si aspettano una mancia alla fine del viaggio, che sarà commisurata al vostro livello di soddisfazione.
Suggerimenti di comportamento: alcuni nostri comportamenti abituali possono porvi in situazioni d’imbarazzo verso la popolazione. Evitate in pubblico contatti fisici con il vostro compagno. Invitiamo le donne a evitare minigonne/shorts e magliette attillate che lasciano scoperte le spalle (tipo canotta). Il look più consigliabile consiste in magliette leggere e ampie e pantaloni o gonne ampi (che si possono acquistare ovunque in India a prezzi vantaggiosi). È vietato entrare nei templi con le scarpe. È consigliabile avere a portata di mano un paio di calzini di ricambio per camminare nei templi e, per le donne, avere uno scialle per coprirsi. Ricordatevi che la mano sinistra è considerata impure: meglio limitarsi all’uso della destra per mangiare.