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La bella Asmara e la suggestiva Massawa, il mercato di Keren e la navigazione nel Mar Rosso tra le isole Dahlak

Un viaggio interessante, particolarmente per noi italiani, in un paese con tradizioni legate al nostro periodo coloniale. La città di Asmara - la piccola Roma - con la sua atmosfera da cittadina italiana dell’epoca fascista con uno stile architettonico unico fermo agli anni ‘30, dove trovare il Cinema Impero, il Caffè Roma, la concessionaria Fiat Tagliero e tanti abitanti che parlano ancora la nostra lingua. Il mercato del “berberè”, il peperoncino rosso base della cucina eritrea con le donne che effettuano tutta la lavorazione manualmente. Si visita Keren e il suo caratteristico e genuino mercato del lunedì. Poi l’ardita strada costruita dagli italiani che dall’altopiano di oltre 2300 metri scende con spettacolari vedute fino alla desertica pianura costiera giungendo al porto di Massawa, costruito su due isole coralline e caratterizzato da uno stile arabo-moresco. Con un moderno motoryacht si raggiungeranno le più belle e selvagge isole dell’arcipelago delle Dahlak: Dissei, una delle poche abitate dai pescatori; Madote, un “atollo” di sabbia bianca nel mare verde; Dahlak Kebir, l’isola più grande; Durghella e Durgham, con splendide barriere coralline e un’infinità di pesci colorati. Si pernotterà in tenda su selvagge spiagge di sabbia bianca a pochi metri da un mare cristallino sotto cieli stellati e con una grande sensazione di libertà.

PROGRAMMA DI VIAGGIO

 

1° giorno
Milano – Asmara

Partenza al mattino da Milano Malpensa per Asmara con scalo intermedio. Arrivo ad Asmara in nottata, accoglienza da parte della guida locale e trasferimento in hotel. Pasti a bordo, pernottamento in hotel.

2° giorno
Asmara – Keren (circa 100 Km)

Situata sull’altopiano a quasi 2.400 metri di altezza, Asmara è la città principale e la più popolosa dell’Eritrea. La capitale presenta l’architettura tipicamente italiana degli anni ’30: grandi viali alberati, tipiche case di stile fascista con angoli arrotondati e ancora molte insegne in italiano (Bar Roma, Cinema Impero, Caffè Alba, Bar Rosina, la Casa degli Italiani...). Si parte verso Nord attraverso altopiano lungo una bella strada panoramica di montagna per discendere un dislivello di circa 1.000 metri e giungere nella valle di Keren a circa 1.400 metri di altezza. Lungo il percorso si incontrano alcuni semplici villaggi, abitati dalla popolazione Bilen, in stile tipicamente africano con tukul in pietra e tetti di paglia. Lungo la strada si trovava la più grande azienda agro-industriale italiana dei tempi. L’importanza commerciale di questa cittadina crebbe a dismisura durante il periodo italiano che qui vi fece passare la ferrovia che la collegava con Asmara e, per via del suo piacevole clima, divenne ben presto – e lo è tuttora – un piacevole luogo di villeggiatura. Sebbene Keren oggi sia la terza città dell’Eritrea per importanza, dopo Asmara e Massawa, qui si respira ancora un’aria raccolta, un ambiente più intimo che non di grande centro, forse anche per questa ragione viene considerata una delle città più belle e affascinanti dell’Eritrea. Nella vecchia stazione ferroviaria e nella vecchia zona residenziale è evidente lo stile architettonico italiano. Cena in hotel e pernottamento nel semplice hotel di Keren.

3° giorno
Keren (il mercato del lunedì) – Massawa (200 km)

Il lunedì è un importante giorno di mercato a Keren. Questo appuntamento settimanale è un caleidoscopio di persone, storie e situazioni differenti e si pone in un contesto differente da quanto finora osservato; si respira un’aria più mediorientale che africana, con molti uomini che indossano il turbante e contrattano come in un vero souk. Una moltitudine di gente proveniente dalle montagne e dai villaggi circostanti si raduna tra decine e decine di cammelli, che trasportano fascine di legna da ardere sul dorso, nella speranza di concludere qualche buon affare.

Nei pressi dell’area del mercato svetta un secolare baobab nodoso che al suo interno ospita una piccola cappella nota con il nome di St. Mary Derait, ossia “Madonna del Baobab”, costruita dai soldati italiani in ringraziamento, in quanto utilizzata come rifugio durante i bombardamenti inglesi. Dopo la visita del mercato partenza per Massawa sul Mar Rosso. Si percorre una nuova strada che scende dall’altopiano, parallela a quella costruita dagli italiani, e che oltre ad attraversare una rigogliosa foresta offre dei panorami mozzafiato. Poi si giunge alla desertica piana costiera e la temperatura dell’aria aumenta sensibilmente. Arrivo a Massawa, affascinante città, dal sapore arabo-africano e importante porto sul Mar Rosso. Pranzo in ristorante locale. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

4°–5°–6° giorno
Arcipelago delle Isole Dahlak (navigazione e pernottamenti in tenda)

Prima colazione e via al porto. Il battello sul quale ci imbarcheremo (di grandezza variabile a seconda della disponibilità e/o del numero di persone) ci porterà tra le più belle isole delle Dahlak: il banco sabbioso di Madote, che si staglia come una striscia luminosa dalle acque turchine del mare; l'isola di Dissei, l'unica dell'arcipelago che presenta una formazione rocciosa, probabilmente resto di un'attività vulcanica con il suo villaggetto di pescatori afar, dove saremo accolti dalle donne pronte a esibire le loro conchiglie; l’isola di Dahlak Kebir, la più grande e una delle poche abitate. Una delle caratteristiche delle isole Dahlak è proprio quella di essere lembi di deserto emersi dal mare. Possibilità di stupendi bagni e di snorkeling su barriere coralline fra le più belle e vergini del mondo. Le isole Dahlak rappresentano uno degli ultimi paradisi sommersi. Isolate dal turismo per oltre trent’anni, a causa della guerra di indipendenza eritrea conclusasi nel 1992, e tuttora assai poco conosciute perché mancano strutture alberghiere, turistiche e sportive (diving) adeguate, vanno vissute con un certo spirito di adattamento, sia per quel che riguarda i trasporti (le imbarcazioni che utilizzeremo, le migliori tra quelle disponibili a Massawa, sono comunque abbastanza spartane secondo gli standard del Mar Rosso egiziano e sudanese), sia per quanto riguarda il pernottamento in tenda e sia, infine, per quel che concerne la disponibilità di acqua dolce: le Dahlak sono infatti un arcipelago molto arido, situate così come sono tra il deserto della penisola arabica a oriente e quello dancalo a occidente, per cui ogni imbarcazione deve portare con sé un’idonea scorta di acqua potabile (bottiglie di acqua minerale) e di acqua dolce per cucinare e per sommari risciacqui. Questi piccoli sacrifici sono però ricompensati da una natura, sopra e sotto il mare, ancora pressoché intonsa, che consente di vivere emozioni fortissime.

Le oltre 200 isole e isolette dell’arcipelago, molte delle quali senza nome sulle carte nautiche, sono, tranne quattro (Dahlak Kebir, Dissei, Norah e Dehel), disabitate. Quasi tutte di origine corallina, sono in genere costituite in tavolati di corallo fossile, alti sulla superficie del mare soltanto qualche metro, con coste sempre di corallo fossile interrotte da spiaggette di sabbia corallina. Le più piccole (Madote, Enteara, Durghella, Durgam solo per citarne alcune) sono invece nulla di più che banchi di sabbia corallina, la cui sommità massima è di un paio di metri sul livello del mare e con una vegetazione scarsissima, costituita da bassi arbusti). La fauna selvatica delle isole è costituita da uccelli (vari tipi di gabbiani, cormorani e trampolieri, pellicani, falchi pescatori e sterne) e da crostacei (granchi e paguri). A Dahlak Kebir vi sono anche gazzelle e, nell’interno, si dice siano presenti aspidi. Pressoché assenti insetti molesti, tranne nelle isole maggiori o in quelle che presentano mangrovie durante il periodo delle piogge, quando è possibile che vi siano mosche e zanzare.

La fauna marina è quanto di meglio si possa pensare in questi mari tropicali: sono presenti e facilmente osservabili infinite specie di pesci di barriera (farfalla, angelo, scorpione, pipistrello, di vetro, pappagalli, donzelle eccetera), varie specie di razze e trigoni, molti tipi di pesce commestibile (lasciate però che sia lo staff della barca a procurarveli!): bonitos e alalunga, saraghi e dentici, carangidi e ricciole e frequentissimi gli avvistamenti di pesci volanti. Frequenti anche per gli amanti dello snorkeling gli incontri con delfini e barracuda, non rari, soprattutto se ci si spinge alquanto al di fuori dei bassi fondali attorno ai coralli, quelli con testuggini e squali (pinne nere, pinne bianche, grigi). Non frequenti per chi nuota in superficie o si immerge soltanto in apnea gli incontri con le mante e gli squali martello. Rientro a Massawa il pomeriggio del 6° giorno, cena e pernottamento in hotel.

N.B. Naturalmente l’itinerario della navigazione alle isole Dahlak è subordinato alle condizioni del mare. Il capitano ha la responsabilità della sicurezza dei passeggeri ed è quindi a sua discrezione quali e quante isole si potranno visitare.

7° giorno
Massawa – Asmara (110 km)

Dopo la prima colazione mattinata dedicata alla visita di Massawa. Camminando tra i vicoli della città vecchia si può ammirare l’architettura moresca delle abitazioni, della sede dell’ex Banca d’Italia e del palazzo del Governatore (in tutta la città, ma particolarmente in questi due edifici, sono ancora evidenti le ferite della guerra di liberazione).

Dopo pranzo partenza per Asmara. Si percorre una strada ricca di suggestioni e di ricordi. Si passa dalla collina di Dogali dove si trova il piccolo cimitero dove sono seppelliti oltre 500 soldati italiani, poi si passa davanti ai resti di uno stabilimento italiano di acqua minerale. Appaiono poi gli antichi terrazzamenti e i resti delle antiche piantagioni di mango e guava distrutte durante la guerra. La strada si fa più panoramica e ad ogni curva si aprono scenari grandiosi e diversi sulle grandi vallate. Si sale dal livello del mare ai circa 2400 m di altezza dove si trova la capitale. Lungo il percorso a Ghinda si può notare, su di un picco che domina il paese, un antico monastero. Bello il belvedere che si apre a 16 km da Asmara, dove un tempo si trovava una delle stazioni di controllo dell’esercito italiano. Arrivo ad Asmara. Cena in ristorante locale e pernottamento in hotel.

8° giorno
Asmara (la piccola Roma)

Intera giornata dedicata alla visita di Asmara. Si sente ancora parlare un po’ l’italiano in città, e chi non lo sa quasi se ne scusa, dimostrando comunque grande gentilezza e una voglia profonda di farci sentire ben accetti. Sembra di essere sul set di un film felliniano: anziani signori in abito bianco e paglietta coloniale passeggiano appoggiandosi a sottili bastoni di bambù, sorseggiano il caffè in bar senza tempo dai nomi familiari e hanno voglia di discorrere. L’eccezionale retaggio coloniale di Asmara offre esempi di diversi stili architettonici: art decò (liberty), internazionale, cubista, espressionista, funzionale, futurista, razionalista e neoclassico. Eppure siamo in una città dalla grande voglia di modernizzazione che cerca di scrollarsi di dosso i molti, troppi anni di guerra e di lotta per l’indipendenza: sono quelli gli anni che pesano sulle nuove generazioni, mentre il periodo del colonialismo italiano è considerato più per le cose fatte che per quelle distrutte.

Visita dei suoi monumenti più caratteristici: la cattedrale cattolica in stile lombardo di Santa Maria (1922), quella copta di N’da Mariam (1920), la moschea di Jamie el Kufala (1937), tutte costruite su progetti italiani. Pranzo in ristorante locale. Poi la via degli argentieri e l’antico Caravanserraglio, una vecchia zona recuperata grazie all’apertura di piccole botteghe artigiane: dai falegnami ai costruttori di reti per il letto, da quelli che recuperano e smontano qualsiasi oggetto in ferro alle donne che macinano il peperoncino (berberè), molto utilizzato nella cucina locale, avvolte in una gran nube di polvere rossastra, dai venditori di anticaglie fino a quelli che propongono ricambi per tutti gli usi e i gusti. Cena in un ristorante locale e camere in hotel a disposizione fino alla partenza, che avverrà con un volo notturno.

9° giorno
Asmara / Milano

Scalo intermedio lungo il tragitto aereo e arrivo a Milano nel primo pomeriggio.

Per ragioni tecnico-organizzative alcune visite potrebbero anche essere invertite senza alterare minimamente le caratteristiche dell’itinerario.


Sistemazioni solitamente previste:
Asmara – Crystal Hotel (3*) o similare
Keren – Sarina Hotel (3*) o similare
Massawa – Grand Hotel Dahlak (3*) o similare

ALTRE INFORMAZIONI

Trasporti:
Si utilizzano minibus per i trasferimenti via terra. Per la crociera alle isole Dahlak viene utilizzato un motoryacht, di grandezza variabile a seconda del numero di partecipanti. Durante la navigazione tra le isole i pasti sono previsti a bordo o sulle spiagge e i pernottamenti avvengono in tenda sulle spiagge. La barca è provvista di equipaggio eritreo, comandato da un capitano che si guadagna i galloni sul campo, imparando esclusivamente dall'esperienza come si fa a navigare tra le isole imprimendosi nella mente la geografia dell'arcipelago (non ha bisogno del GPS!), immedesimandosi nelle forze della natura per capire e prevedere come sarà il mare, quando e da dove inizierà ad alzarsi il vento, dove è meglio fermarsi per la notte, e così di seguito. E' necessario comunque uno spirito di adattamento, è importante la capacità di socializzare con gli altri componenti del gruppo (la vita in comune è predominante) e solo così si può godere dell'esperienza di visitare l'arcipelago, esattamente come fanno da centinaia di anni le popolazioni che qui sono nate e vivono.

La barca dispone di sistemi di comunicazione radio e navigazione elettronici ed è munita di buone dotazioni di sicurezza (giubbotti di salvataggio e gommone a motore per raggiungere le spiagge).

Non è esclusa la possibilità di utilizzare una o più barche veloci qualora il motoryacht non sia disponibile o il numero di partecipanti fosse inferiore a quello previsto.

Organizzazione:
I pernottamenti sulle isole sono effettuati in tenda (tutti gli equipaggiamenti vengono forniti dall’organizzazione locale, eccetto il sacco a pelo). Pranzi e cene a bordo dell’imbarcazione o sulla spiaggia. Guida locale parlante inglese, accompagnatore italiano a partire da 9 partecipanti.

Clima:
Il clima è molto vario: nel bassopiano e alle isole Dahlak la temperatura è sempre oltre i 30°, con elevata umidità e con notti piacevolmente calde. Sull'altopiano invece, si è oltre i 2.000 mt, la temperatura è temperata e molto piacevole e va dai 20° fino a un massimo dei 30° in Aprile a un minimo di 8°-10° nel mese di Dicembre. Il periodo ideale per visitare l'Eritrea è quello che va da Ottobre ad Aprile. Possibilità di cieli nuvolosi e piogge isolate alle Dahlak a cavallo tra Dicembre e Gennaio.

Disposizioni sanitarie:
Non sono obbligatorie vaccinazioni. Il rischio di malaria esiste tutto l'anno nell'intero paese al di sotto dei 2.000 metri ma sulle isole la presenza di zanzare è molto rara. Non c’è alcun rischio ad Asmara e sull’altopiano. Si consiglia comunque di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale di propria competenza.

Formalità burocratiche:
È richiesto il visto d’ingresso che sarà a cura della nostra organizzazione (occorre un mese circa). Necessario il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi.

Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà:
Viaggio in cui una parte del tempo si dedica alle isole con bagni e navigazione. Vita spartana sulle isole che richiede un grande spirito di adattamento e di disponibilità alla vita in comune. Temperature alte con un po’ di umidità sulla costa nei mesi di Ottobre e Marzo-Aprile.

NOTE IMPORTANTI
  • La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD / Euro = 0,88 in vigore nel mese di Giugno 2015. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario.

  • Per ragioni tecnico-organizzative – in fase di prenotazione o in corso di viaggio – l’itinerario via terra potrebbe subire delle modifiche, anche senza preavviso e persino pochi giorni prima della partenza, o potrebbe variare la rotta di navigazione, per motivi di sicurezza e altre circostanze straordinarie. In caso ciò avvenga si cercherà di mantenere invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate.

  • Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, verrà comunicato l’eventuale supplemento.

  • Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso verrete informati all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate.

  • L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei.

QUOTAZIONE PER PERSONA da Milano:

9 – 14 partecipanti, con guida locale e accompagnatore italiano: € 2.420

Da aggiungere:

  • supplemento singola € 125
  • supplemento alta stagione aerea inclusa
  • supplemento per partenza da altre città su richiesta
  • tasse aeroportuali, fuel e security surcharge € 320
  • copertura assicurativa di viaggio (ass. sanitaria, rimborso sp. mediche, bagaglio, infortuni, “rischio zero”) € 67
  • costo individuale gestione pratica €80
  • visto consolare € 90

Facoltative:

  • suppl. p.p. Albergo Italia 4* (per 2 notti) doppia € 85 // singola € 150
  • assicurazione annullamento viaggio facoltativa comprensiva dell’assicurazione integrativa medico/bagaglio 4,5%
  • assicurazione integrativa facoltativa medico/bagaglio (per aumentare da € 15.000 a € 55.000 il rimborso delle spese mediche in loco e da € 750 a € 1.500 il rimborso bagaglio) € 45

Per le prenotazioni effettuate almeno 90 gg. prima della partenza, confermate dietro versamento dell’acconto di viaggio, verrà accordata, senza costi aggiuntivi, la polizza contro le penalità di annullamento dei servizi a terra e la polizza integrativa per aumentare i massimali di rimborso per spese mediche e bagaglio. L’importo del biglietto aereo è escluso dalla promozione.

Le quotazioni includono:
Voli di linea in classe economica, accoglienza e trasferimenti privati da/per l’aeroporto, i pernottamenti in hotel e tenda in pensione completa, tutte le attrezzature da campo escluso sacco a pelo, trasporti in minibus e motoryacht, guida locale parlante inglese e accompagnatore italiano a partire da 9 partecipanti, staff eritreo, permessi di viaggio per le isole Dahlak, dossier informativo/culturale o guida.

Le quotazioni NON includono:
Le bevande, eventuali tasse locali in uscita dal paese, il visto d’ingresso, mance ed extra, le polizze contro penalità di annullamento viaggio e per l’aumento dei massimali rimborso spese mediche/bagaglio (facoltative), tutto quanto non espressamente specificato.