BRASILE Lençóis Maranhenses e Wild Coast, un viaggio emozionante, attraverso una zona geologica unica al mondo, tra alte dune di sabbia bianca, lagune, spiagge bellissime e piccoli villaggi di pescatori. L’itinerario, di circa 1.000 km, si snoda attraverso l’area costiera di tre Stati brasiliani e ha un ritmo non troppo serrato, con trasferimenti quasi tutti fuori pista, molto vari e piacevoli. In 4x4 si visitano gli splendidi parchi nazionali più famosi del Nordest brasiliano: il Parco dei Lençóis nello Stato del Maranhão, il Parco del Delta del Rio Parnaíba nel Piauì e il Parco di Jericoacoara nello Stato del Ceará. Sarà un susseguirsi infinito di dune e lagune, un paesaggio all’inizio abbagliante per il bianco e l’azzurro che si confonde sia a terra che nel cielo, poi sempre più coinvolgente fino a diventare un elemento irrinunciabile. Un viaggio di scoperta e di esplorazione, ma fatto anche di momenti di relax e contemplazione di fronte a un paesaggio che sembra isolato ed incontaminato dal resto del mondo, dove non arriva l’asfalto e la sabbia ricopre ogni cosa.
Partenza con volo di linea dall’Italia per il Brasile con arrivo il mattino successivo.
Arrivo e trasferimento in hotel. São Luis è Patrimonio dell'Umanità secondo l'Unesco. Capitale dello stato del Maranhão e situata sull'isola omonima, è una delle grandi città storiche del Brasile. Fu fondata nel 1612 dai francesi guidati dall'ammiraglio Daniel de La Touche che puntavano alla creazione di una Francia Equinoziale in America del Sud. Il progetto abortì ben presto dal momento che São Luis divenne portoghese già nel 1615. La città vanta anche una breve colonizzazione olandese, dal 1641 al 1644. Pur se fondata dai francesi, São Luis custodisce il centro storico di stile portoghese più grande dell'America Latina: nelle splendide vie dominano infatti i palazzi con le facciate di azulejos, le famose mattonelle di ceramica portoghesi.
Colazione in hotel e mattina dedicata alla scoperta di Sao Luis in compagnia della nostra guida locale. Il cuore della città vecchia è la Piazza Dom Pedro II: qui i francesi costruirono il forte di São Luis, in omaggio a re Luigi XIII, e qui si trovano oggi tutti i centri del potere. La Cattedrale di Nossa Senhora da Vitoria, nata come chiesa dei gesuiti, il Palazzo de la Ravardiere, attuale sede del Comune, e lo splendido Palazzo dei Leoni, sede del governo dello stato del Maranhão. Il centro storico si trova in mezzo alla foce di due fiumi, il Rio Anil e il Rio Bacanga, e la sua parte turistica, Patrimonio Mondiale dell'Unesco dal 1997, si distende nel quartiere di Praia Grande, sede del progetto Reviver che a partire dagli anni novanta ha iniziato a far “rivivere” la zona antica della città. Tra gli altri monumenti importanti citiamo la splendida rua Portugal, con i casarões, i palazzi storici, costellati di maioliche, il pittoresco Mercato das Tulhas e il magnifico panorama offerto dal Largo dos Remedios con la sua caratteristica chiesa. Pranzo, cena e pomeriggio libero. Pernottamento in hotel.
Colazione in hotel e partenza per Barreirinhas, a circa 4 ore di distanza da São Luis. Barreirinhas è una cittadina situata proprio alle porte del Parco Nazionale dei Lençóis Maranhenses, che si estende per ben 155.000 ettari nella parte orientale dello stato del Maranhão. Questa incredibile distesa di dune bianchissime intervallate da lagune cristalline di acqua piovana rappresenta un paesaggio unico al mondo, divenuto in pochi anni una delle mete più apprezzate dei circuiti turistici brasiliani. L'acqua nel deserto: parrebbe una cosa da fantascienza, e invece nei lençóis (lenzuola) diventa realtà per una combinazione di situazioni che rendono la regione così particolare. Una delle caratteristiche che permettono la creazione e il mantenimento delle lagune è la forte pioggia che cade intensamente nei primi mesi dell'anno: la stagione piovosa nel Maranhão va da dicembre a maggio. E’ per questo che le lagune sono sempre piene nei mesi che corrispondono all'estate europea, da giugno a settembre. Decisiva per la formazione delle lagune è anche la condizione del terreno, che presenta una falda freatica che invece di assorbire l'acqua la trattiene in superficie. Quello che si presenta ai nostri occhi è quindi uno spettacolo unico, costituito da specchi d’acqua dal colore intenso e incorniciati da dune sinuosamente ondulate. Molti di questi laghi naturali sono balneabili, per cui sarà possibile fare letteralmente il bagno nel deserto. Rientro a Barreirinhas e pernottamento.
Dopo la colazione trasferimento al porto fluviale di Barreirinhas e inizio della navigazione lungo il fiume Preguiças, che seguiremo fino alla cittadina di Atins, situata sul mare. Lungo il percorso verranno effettuate delle soste in vari paesi e cittadine che sorgono sulle sponde del fiume, come Vassouras, cittadina che ottenne il titolo di Princesinha do café nell’800 per la grande produzione di caffè che la trasformò in un centro nevralgico delle rotte commerciali. Visitiamo il faro ora in disuso di Mandacaru, una piccola fatica di 160 gradini disposti in scala a chiocciola che ci ricompensa con la migliore delle viste panoramiche sui banchi di sabbia, sul fiume, sulla foresta e fino all’oceano. Quando arriviamo al villaggio di Caburé è la spiaggia ad aprirsi di fronte ai nostri occhi: un’abbagliante, immensa distesa di sabbia che si perde fra fiume e oceano, con poche baracche in legno vivacemente colorate in cui si svolge la vita degli abitanti del villaggio. Poco distante da qui si trova il parco dei piccoli Lençois Maranhenses, che ricorda il paesaggio di dune e lagune già attraversato. Atins è un villaggio più “grande”, se di dimensione si può parlare, riferendoci a un luogo dove le casette basse sono disposte in file distanziate le une dalle altre, dove non esistono strade asfaltate né marciapiedi, ma dove la vita si svolge interamente sulla sabbia bianca, onnipresente. Le temperature possono essere molto alte qui e i raggi del sole sono resi più forti per il riflesso sulla sabbia chiara, ma fortunatamente è sempre presente una leggera brezza oceanica che dona un po’ di sollievo dal calore. Ad Atins avremo del tempo libero per goderci la spiaggia, per effettuare qualche passeggiata o per sederci ad ammirare le tante vele da kiteboard che puntellano l’orizzonte.
Dopo la colazione riprendiamo la la barca per raggiungere nuovamente Caburé, dove cambieremo veicolo e, a bordo di 4x4, raggiungiamo Parnaiba, città prossima al litorale che porta lo stesso nome del fiume su cui sorge, fra i più grandi dello Stato. Il fiume Parnaiba rappresenta il confine naturale fra gli Stati del Maranhao e di Piauì, dove si trova la cittadina di Parnaiba, ed è interamente navigabile. Ne approfittiamo quindi per effettuare un’escursione in barca tra le acque del suo delta – l’unico delta in mare aperto delle Americhe e fra i più grandi e belli del mondo, con un variegato ecosistema che comprende mangrovie, dune e lagune abitate da numerose specie di uccelli, mammiferi, anfibi e crostacei. Uno fra tutti, merita di essere nominato l’uccello guarà, una specie migratoria color rosso fuoco che suole nidificare fra le mangrovie, assiduo frequentatore del delta per la grande quantità di molluschi presenti, alimento principale della sua dieta. Rientro nella città di Parnaiba e pernottamento.
Colazione in hotel e partenza in hotel per Jericoacoara, con soste sulle spiagge di Camocim e Tatajuba. Si tratta di un territorio che presenta tratti e biomi pressoché unici al mondo, con l’accostamento di dune e lagune alle foreste di mangrovie e alla “caatinga” un termine che origina dalla lingua indigena tupi-guaranì dal significato di “foresta grigia”, ovvero una foresta caratterizzata da una vegetazione secca, che torna a rinverdirsi solo per una brevissima parte dell’anno, durante l’epoca delle piogge. Qui si trovano anche alcune delle spiagge più belle dell’intera regione, come quella di Tatajuba, situata sulla foce di un fiume e caratterizzata da lagune turchesi che si insinuano fra le dune di sabbia. Anche qui, da luglio a febbraio il vento soffia in modo costante, rendendola quindi un piccolo paradiso per gli amanti del kitesurf. Raggiungiamo quindi Jericoacoara, dove ci fermiamo per la notte.
Jericoacoara, conosciuta con l'affettuoso diminutivo Jerì, è un piccolo villaggio che ha acquistato negli anni sempre maggiore importanza negli scenari del turismo internazionale. Vanta infatti quella che, secondo il Washington Post, è una delle dieci spiagge più belle del pianeta, e soprattutto un'atmosfera capace di conquistare ogni viaggiatore. Da sempre piccolo villaggio di pescatori, è stato scoperto negli anni Settanta dagli hippy, che ne hanno apprezzato immediatamente la vita semplice a contatto con la natura e la lontananza dalla civiltà dei consumi. Civiltà dei consumi che fatalmente è entrata a Jerì nel corso degli anni, prima con l'arrivo dell'energia elettrica e poi dei primi visitatori. Oggi il villaggio è un luogo essenzialmente turistico, visto che le sue vie sono costellate di pousadas, ristoranti e negozi di artigianato. Ma Jerì ha comunque mantenuto un certo rispetto per l'ambiente e le sue vie continuano ad essere invase dalla sabbia così come le costruzioni che, oltre a non poter per legge crescere in altezza, rispettano i criteri dell'ecosostenibilità. Jericoacoara (parola che in lingua indigena significa “buca delle tartarughe”) è un luogo dove rilassarsi, ma anche dove fare splendide escursioni, essendo situata al centro di un'area di preservazione ambientale e raggiungibile solamente in 4x4. Simbolo di Jericoacoara la “pedra furada”, una formazione rocciosa ad arco situata direttamente nel mare, contro la quale si infrangono le onde. Oltre alla spiaggia bellissima e immensa di Jerì, consigliamo anche di visitare quella più piccolina di Malhada, raggiungibile a piedi tramite un percorso su spiaggia (se c’è bassa marea), su dune oppure sul serrote, la zona rocciosa. Consigliamo inoltre un’escursione alle lagune Azul e Paraiso in “buggy”, una sorta di ibrido fra un quad e un fuoristrada. Le lagune di acqua dolce formate quasi in mezzo al nulla si stagliano con colori vividissimi contro l’ocra della sabbia, e non c’è nulla di meglio di fermarsi qui e dimenticarsi del resto del mondo, almeno per un attimo. Da non perdere la salita sulla grande duna al tramonto, un luogo unico da cui osservare il cielo che si tinge di rosso. Non a caso si chiama “Duna do pôr do sol”, cioè la duna del tramonto, appunto: uno dei pochi luoghi sulla costa brasiliana dalla quale si può ammirare il tramonto in mare del sole. Trattamento: Prima colazione e cena.
Dopo la colazione lasciamo Jericoacoara ma non la costa, che ci accompagnerà nel tragitto fino a Fortaleza. Percorriamo questa distanza di circa 300 km tramite veicoli 4x4 seguendo il corso del litorale, solcando dune e attraversando spiagge di una bellezza disarmante. Sebbene le due città siano collegate da una strada asfaltata (che non arriva a Jericoacara ma ad una ventina di km di distanza, poi prosegue su sterrato), è senz’altro questo il modo più piacevole di effettuare il trasferimento. I mezzi 4x4 ci permettono di scegliere il percorso più scenografico, correndo lungo le ampie spiagge liberate dalla bassa marea, tra dune di sabbia, vegetazione e piccoli guadi. Sul nostro tragitto si supereranno anche alcuni piccoli villaggi di pescatori, come quello di Flecheiras. L’arrivo a Fortaleza è previsto in serata.
Dopo la colazione trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo di rientro in Italia. Trattamento: Prima colazione.
Arrivo in Italia e fine del tour.
€ 3,350.00 Con Accompagnatore dall'Italia.
Minimo 8 / Massimo 14 partecipanti
Supplementi per persona: