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27 ottobre 2012
Festival del Lago Inle + estensione mare in hotel
Itinerario di 15 giorni

PROGRAMMA DI VIAGGIO

Partenza 27 Ottobre 2012 (Gruppo Marino Keller)

1° giorno
Italia – Parigi – Bangkok
Partenza in mattinata (alle 10.05 da Venezia e alle 11.00 da Milano Linate) per Bangkok, via Parigi, con voli di linea Air France. Pasti e pernottamento a bordo.

 

2° giorno
Bangkok – Yangon
Arrivo a Bangkok alle 06.05 e proseguimento in volo per la Birmania alle 09.05. Arrivo a Yangon alle 09.55, accoglienza da parte dell’organizzazione locale e trasferimento in hotel. Nel pomeriggio passeggiata a Chinatown, il classico quartiere cinese affollato di negozi stracolmi di ogni genere di articoli, di templi, ristorantini, piccoli artigiani e guaritori, massaggiatori ecc., con quella speciale atmosfera che si respira in tutte le Chinatown del mondo. Sosta per un piacevole shopping al Bogyoke Aung San Market, che inaugurato nel 1926 contiene quasi duemila negozietti che vendono oggetti di lusso e di uso quotidiano: dai gioielli preziosi alla bigiotteria, dalle antichità alle sete pregiate e ai longyi di semplice cotone. Cena e pernottamento in hotel.

 

3° giorno
Yangon – Bagan
Dopo la prima colazione mattinata dedicata alla visita di Yangon. La città ha 5 milioni di abitanti di etnie diverse che convivono pacificamente: indiani, birmani, cinesi, ed è un affascinante misto di costruzioni di diversi stili: inglese del periodo vittoriano, cinese, birmano, indiano. Si percorrino i bei viali costeggiati da case coloniali, imponenti palazzi vittoriani, pagode, templi cinesi, moschee e chiese. Visita alla grande pagoda Shwedagon simbolo del Paese, una meraviglia di armonia e splendore. È il centro del buddhismo theravada; costruita su una collina alla quale si accede da quattro immense scalinate, è costituita da un’enorme cupola di lamina d’oro con migliaia di pietre preziose. Attorno si ergono molte altre pagode minori, piccoli stupa e templi. I fedeli inginocchiati che pregano, l’aria che profuma di incenso e il silenzio creano un’atmosfera estremamente mistica. Nel 1920 Somerset Maugham la descriveva così: "La Shwedagon si erge superba, luccicante nel suo oro, come una improvvisa speranza nella notte scura dell’anima". Pranzo in ristorante e trasferimento in aeroporto. Volo per Bagan. Arrivo e trasferimento in hotel. Cena e pernottamento.

 

4° giorno
Bagan
Questa stupefacente zona archeologica, che copre una superficie di 40 km, lungo un’ansa del fiume Ayeyarwady, è una delle più ricche e importanti dell’Asia con più di 2.000 tra templi e pagode. Capitale dell’impero birmano per oltre due secoli, Bagan fu fondata nel 1044 da re Anawrahta, artefice dell’unificazione politica e culturale del Paese. Intera giornata di visite. Al mattino “immersione” nel coloratissimo mercato di Nyaung-Oo: montagne di peperoncini rossi e di fragrante cannella, casse di frutti tropicali, mango e durian, pesce secco e frutti di mare, erbe medicinali e strani miscugli in bottiglia. Quindi visita della splendida Shwezigon Pagoda, il cui stupa a forma di campana è diventato il prototipo per tutte le altre pagode. Si prosegue con la visita della fabbrica della lacca, tipica espressione artigianale di Bagan. Pranzo in ristorante locale sul fiume. Nel pomeriggio visita delle importanti e scenografiche pagode di Ananda e Manuha. Si conclude con un suggestivo tramonto, dall’alto di una pagoda, sulla pianura da cui svettano migliaia di templi: un momento che rimarrà impresso nella memoria. Cena e pernottamento in hotel.

 

5° giorno
Bagan – Monte Popa – Kalaw
Dopo la prima colazione partenza in minibus, attraverso le zone aride della Birmania centrale, verso lo stato Shan, ai confini con la Thailandia, detto la “Svizzera birmana” per i bei paesaggi montani, attraversando le zone aride della Birmania centrale. Sosta lungo il percorso per la visita del Monte Popa, un rilievo di origine vulcanica formatosi in seguito a un violento terremoto nel 442 a.C. Ritenuto la residenza di ben trentasette “nat”, gli spiriti della tradizione locale, il Monte Popa è meta di pellegrinaggi e sede di particolari celebrazioni. Rappresentati in forma di statue a grandezza naturale, i “nat” si possono ammirare nelle nicchie dei templi, tra regali e offerte in denaro lasciate dai devoti per implorare la grazia. Si sale una ripida e tortuosa scalinata coperta di 700 gradini e si arriva in cima alla montagna (in circa 20 minuti) da dove si può godere della magnifica vista del panorama circostante (chi non se la sente, può visitare il grande tempio dei nat, con statue mitologiche di animali feroci, ai piedi del monte). Si prosegue verso la regione dello Shan, rinomata per il suo clima mite, per le coltivazioni di frutta e verdura e per la produzione del tek, il prezioso legname di cui il Myanmar è il principale esportatore mondiale. Tra i verdeggianti paesaggi montani si incontrano i contadini della tribù Pao che vestono l’abito tradizionale di colore nero. Arrivo a Kalaw. Cena e pernottamento in hotel.

 

6° giorno
Kalow – Lago Inle
Dopo la prima colazione trasferimento sulle sponde del lago Inle. Partendo dal canale principale si effettua la navigazione del grande lago a bordo di lance a motore. Il Lago Inle è uno specchio d’acqua poco profondo, dai fondali pescosi, di una ventina di chilometri di lunghezza e una decina di larghezza, nel suo punto più largo. I villaggi sull’acqua, abitati dalla popolazione Intha, “i figli del lago”, sono costruiti su palafitte con strutture portanti in legno e tetti e pareti in foglie intrecciate di bambù essiccato. In totale simbiosi con l’acqua, questi villaggi costituiscono un ecosistema perfetto, dove natura e attività umana si fondono in armonia raggiungendo un risultato di straordinaria bellezza. Le palafitte ospitano abitazioni e botteghe dove si lavora ancora in modo tradizionale. I piccoli giardini galleggianti, creati artificialmente dagli Intha con alghe e fango, sono ancorati al fondale del lago con lunghe canne di bambù, vi crescono rigogliosi pomodori, carote, cavoli, zucchine e ogni altro genere di ortaggi. Il comune mezzo di trasporto è la canoa a un remo che gli Intha spingono in piedi, usando un braccio e una gamba. Il lago è molto pittoresco, limpido e di particolare suggestione a causa di molteplici fattori ambientali, della serenità della gente e della soavità di templi e pagode. Pranzo in ristorante locale in mezzo al lago. Rientro al tramonto. Cena e pernottamento in hotel.

 

7° giorno
Lago Inle (Festival del Lago Inle)
Partenza alle prime luci dell’alba per partecipare al Festival del Lago Inle, il più spettacolare della Birmania, che si svolge tutti gli anni durante la luna piena del mese di Ottobre, nella cornice idilliaca del lago. Un giorno di grande festa: le immagini sacre di Buddha vengono trasferite, a bordo della splendida barca dorata a forma del mitico uccello Karaweik, nella pagoda Paung Daw Oo, scortate da centinaia di piccole imbarcazioni bardate a festa. Processioni e danze, suoni e costumi dai colori sgargianti, fedeli in festa e gruppi tribali accorsi dalle montagne circostanti, creano uno scenario indimenticabile. Il festival raggiunge l’apice con le gare di velocità tra le lunghissime imbarcazioni provenienti dai vari villaggi. Ogni barca ha 80 rematori che remano con le gambe all’unisono, “youk kyar, youk kyar!”, che si pronuncia “iaut chà, iaut chà!” e significa “uomo, uomo!”, è lo slogan scandito dalle squadre di rematori che si sfidano a turno di fronte alla pagoda e alla folla che assiste assiepata sulle sponde del canale. Nel pomeriggio navigazione in motolancia, lungo un canale secondario del lago, fino alle splendide colline di Inthein, un sito raramente visitato e ricco di fascino: molto suggestivi il monastero e la foresta di pagode bianche del XIII secolo che lo circondano. Pensione completa. Pernottamento in hotel.

 

8° giorno
Lago Inle – Heho – Mandalay
Dopo la prima colazione trasferimento in aeroporto a Heho e partenza per Mandalay, l’ultima capitale reale birmana prima dell’avvento dell’impero coloniale britannico. Arrivo a Mandalay e trasferimento in hotel. Pur trasformatasi in città moderna, Mandalay rimane luogo sacro per eccellenza, con la presenza del maggior numero di monaci della Birmania e un grande numero di pagode e monumenti religiosi. La città ha una notevole rilevanza culturale ed è culla delle arti e dell’artigianato birmano: intagliatori di avorio, legno, pietra, scultori, tessitori, gioiellieri vi lavorano e vendono i loro prodotti. Cena e pernottamento in hotel.

 

9° giorno
Mandalay – Amarapura – Mingun – Mandalay
Giornata dedicata alla visita, in prossimità di Mandalay, di un’altra antica capitale: Amarapura, cittadina molto interessante per l’atmosfera tipica birmana, con centinaia di monasteri, ospita il più grande monastero del Paese, il Mahagandayon dove più di mille monaci vivono oggi e sarà l’occasione per osservare la loro vita all’interno del monastero. La vita del monaco buddhista è molto dura e prevede solo 2 pasti all’alba e in mattinata. Lì accanto si può passeggiare sul vecchio ponte pedonale tutto in legno di tek, lungo 2 km, che attraversa come una passerella il lago di Amarapura. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio escursione a Mingun in barca navigando l’Ayeyarwaddy, il principale corso d’acqua del paese. Si visita quella che nei faraonici progetti del re Bodawpaya doveva essere la più grande pagoda del mondo, con ben 153 metri di altezza. La costruzione fu bloccata alla morte del re e poi abbandonata. Ne resta un grande mucchio di mattoni alto 50 metri e largo oltre 70. Nel villaggio si ammirano: un’enorme pagoda rimasta incompiuta simile oggi a un’enorme montagna di mattoni, una campana in bronzo di dimensioni colossali, considerata la più grande del mondo e una pagoda a spirale con 8 terrazze concentriche simbolo del mitico Monte Meru del Nirvana, testimonianza della grandezza e delle ambizioni dei re del passato. Cena e pernottamento a Mandalay.

 

10° giorno
Mandalay – Yangon – Pathein – Ngwe Saung
Dopo la prima colazione trasferimento in aeroporto per il volo per Yangon. Arrivo a Yangon e proseguimento via terra per la località di Ngwe Saung posta sulla costa del Golfo del Bengala a ovest di Yangon (circa 5 ore di viaggio). Arrivo a Ngwe Saung in hotel.
N.B. Durante il soggiorno a Ngwe Saung è previsto il trattamento in BB e quindi i pasti non sono inclusi.

 

11°-13° giorno
Ngwe Saung
Intere giornate di relax al mare. Pernottamenti e prime colazioni in hotel.

 

14° giorno
Ngwe Saung – Pathein – Yangon
In tarda mattinata, dopo la prima colazione, partenza via terra per Yangon (circa 5 ore di viaggio). Arrivo a Yangon e sistemazione in hotel. Pernottamento in hotel.
N.B. Se possibile si potrà optare per il volo Pathein-Yangon al costo addizionale di 60-80 USD/pax.

 

15° giorno
Yangon – Italia
Presto al mattino trasferimento in aeroporto e partenza per Bangkok con il volo PG 706 delle 07.15. Arrivo a Bangkok alle 09.30 e proseguimento per Amsterdam con il volo KLM delle 12.35. Arrivo a Amsterdam alle 18.35 e proseguimento per Venezia (con volo KLM alle 20.30) e per Milano Linate (con volo KLM alle 20.15).

 

N.B. Il circuito può essere effettuato in ordine diverso, in funzione degli operativi dei voli domestici, senza alterare minimamente le caratteristiche dell’itinerario e delle visite ai siti di interesse.
Altre informazioni:

Organizzazione e trasporti:
Si utilizzano minibus di varie dimensioni in funzione del numero dei partecipanti. Guida locale di lingua italiana e accompagnatore dall’Italia (Marino Keller).

Disposizioni sanitarie:
Non è richiesta alcuna vaccinazione. Si consiglia di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale.

Formalità burocratiche:
Il governo birmano sta implementando un sistema di richiesta visto online da ottenere prima della partenza. Il sito non è ancora attivo, quindi sarà nostra premura darvi informazioni aggiornate al momento della prenotazione. È sempre possibile ottenere il visto presso l’ambasciata di Roma al costo di 65,00 Euro.

Clima:
Tropicale, con tre differenti stagionalità: calda in pianura da aprile a maggio (ma piacevole in montagna), stagione delle piogge e alta umidità da giugno a settembre, fresca da ottobre a febbraio con clima secco e soleggiato.

Notizie varie:
La Birmania è un paese con poca tradizione turistica anche perché per molti anni sono state imposte delle pesanti limitazioni al turismo. L’efficienza degli autisti e dei servizi in genere non è certamente paragonabile a quella di altri paesi asiatici; è necessario quindi una certe dose di tolleranza e di pazienza.

Grado di difficoltà:
Viaggio nel complesso comodo e non faticoso anche se sono previsti vari voli aerei con possibili sveglie presto al mattino. Sono previste alcune camminate. Possibilità di ritardi nei voli aerei interni.